Studiare i terremoti del Sole per comprendere i meccanismi che regolano i cicli di vita della nostra stella. È quanto ha fatto un team di ricerca dell’Università di Abu Dhabi, che ha utilizzato una tecnica innovativa per spiegare i flussi che controllano i cicli solari.

Quando la Terra trema, le oscillazioni provocate dai terremoti vengono misurate in dettaglio dai sismografi sparsi per il pianeta. E così nel corso degli anni la sismologia è diventata una scienza sempre più precisa. Lo stesso sta avvenendo con lo studio delle onde sismiche che pervadono la nostra stella. Anche l’interno del Sole è infatti soggetto a molte oscillazioni, che provocano deformazioni della fotosfera. È chiaro che questi movimenti non possono essere registrati in maniera diretta come avviene sulla superficie terrestre. Ma negli ultimi decenni l’astrofisica è stata rivoluzionata dalla nascita di una nuova disciplina, che studia appunto le oscillazioni solari: l’eliosismologia.

Questo settore di ricerca misura le onde del Sole sfruttando lo spostamento Doppler del materiale solare visibile. Si tratta dello stesso effetto per cui percepiamo una differenza nel suono emesso dalla sirena di un’ambulanza che si avvicina e poi si allontana da noi. Nel caso della nostra stella, l’eliosismologia misura i cambiamenti nella propagazione delle onde di pressione, ricostruendo la struttura interna solare.

Il nuovo studio, pubblicato oggi su Science, ha utilizzato questo principio per misurare i flussi di plasma che attraversano il Sole e ne determinano i cicli. Il ciclo solare è il motore che regola l’attività della nostra stella. Un fenomeno piuttosto regolare nel corso del tempo: ogni 11 anni circa prende il via un nuovo ciclo solare. Proprio in questo periodo, affermano gli scienziati, è in corso la transizione tra il 24esimo e il 25esimo ciclo. Una ragione in più per addentrarsi, metaforicamente parlando, negli strati più profondi della nostra stella e comprendere le sue evoluzioni.

Esattamente l’obiettivo del nuovo studio guidato dalla New York University di Abu Dhabi. Studiando i terremoti del Sole con le tecniche dell’eliosismologia, gli scienziati hanno scoperto che in ogni emisfero solare il plasma viene portato “in blocco” dalla periferia verso l’equatore a 200 chilometri sotto la superficie. Lo stesso movimento avviene poi dall’equatore ai poli, ma questa volta il plasma si muove appena sotto la superficie solare. Questo modello, che gli autori hanno chiamato single cell, prevede che lo spostamento complessivo del plasma segua un moto convettivo. Le oscillazioni che ne derivano hanno un forte impatto sull’intero ciclo solare, in particolare sulla progressiva comparsa delle macchie solari.

«Il nostro studio – commenta infatti Laurent Gizon, leader dello studio – aiuta a comprendere meglio in che modo le macchie solari, zone magnetizzate del Sole, si formano durante un ciclo solare». Il “tremore” interno della nostra stella può dunque raccontare molto sulla sua storia, soprattutto se studiato attraverso l’innovativa lente della sismologia solare.