Un sospiro di sollievo per il team della Nasa incaricato di aprire il contenitore Tagsam della sonda Osiris-Rex, che il 20 ottobre 2020 aveva raccolto dei campioni rocciosi dalla superfice dell’asteroide Bennu: dopo un lungo lavoro, che ha richiesto anche l’adozione di strumenti innovativi, i tecnici sono riusciti finalmente a rimuovere in sicurezza gli ultimi due bulloni che impedivano l’accesso al prezioso materiale.

Infatti, la ‘testa’ di Tagsam – il meccanismo di acquisizione ‘touch-and-go’, che si trovava all’estremità del braccio robotico di Osiris-Rex – era chiusa ermeticamente da 35 bulloni proprio per preservare con la massima cura i campioni; due di essi avevano opposto particolare resistenza, costringendo il team a interrompere il lavoro di recupero. Nella prospettiva di tutelare la purezza dei frammenti, i tecnici hanno dovuto ideare dei nuovi strumenti per tentare l’apertura senza forzature; i dispositivi usati in precedenza erano stati accuratamente studiati per quanto riguarda sia i loro materiali, sia la manovrabilità in relazione allo spazio ristretto del box che custodisce il contenitore.

Anche i nuovi strumenti – due in tutto – sono stati progettati per un utilizzo funzionale all’interno del box e sono stati realizzati con uno speciale acciaio inossidabile, non magnetico e per uso chirurgico. I due congegni sono stati ampiamente testati in laboratorio, soprattutto in merito alla capacità di torsione: lo scopo delle prove, infatti, era di verificare la forza necessaria per l’apertura minimizzando il rischio di danni alla testa di Tagsam oppure la possibilità di contaminazione dei campioni.

Finalmente, il 10 gennaio, gli sforzi degli ingegneri della Nasa sono stati ripagati: i due bulloni hanno ceduto permettendo da ora di cominciare le operazioni di analisi del materiale. La tabella di marcia prevede innanzitutto un report fotografico che documenti i campioni mentre sono ancora ammassati nel contenitore; successivamente, il materiale verrà prelevato e pesato in modo che si possa determinare la massa totale dei frammenti raccolti da Osiris-Rex.

Questo materiale andrà ad aggiungersi ai già noti 70 grammi recuperati all’esterno della testa di Tagsam. Il team della Nasa, nella tarda primavera di quest’anno, pubblicherà un catalogo completo dei campioni che sarà reso disponibile, globalmente, alla comunità scientifica.

Guarda il Deep Space “Le rocce di Bennu stanno già svelando il nostro passato”.

In alto: le operazioni di apertura del contenitore con i nuovi strumenti (Crediti: Nasa/Robert Markowitz)