Sfreccia nell’atmosfera di Giove da est a ovest, librandosi al di sopra dell’equatore, poi cambia direzione e si muove al contrario, secondo una ‘tabella di marcia’ piuttosto precisa: è una corrente a getto, ritenuta dai ricercatori indicativa della vivacità atmosferica del pianeta gigante. Il fenomeno è al centro di uno studio, illustrato nell’articolo “New Observations and Modeling of Jupiter’s Quasi-Quadrennial Oscillation”, pubblicato ieri su Journal of Geophysical Research-Planets. La ricerca, coordinata dalla Nasa, è stata svolta sia con modelli informatici (visibili qui), sia con i dati del telescopio Irtf (Infra-Red Telescope Facility) della Nasa.
Correnti equatoriali di questo genere sono state individuate anche su Saturno e sulla Terra, dove il fenomeno fu scoperto nel 1883 in seguito all’eruzione del vulcano Krakatoa e all’immissione dei suoi detriti nell’atmosfera. Nel caso specifico della Terra, studi successivi hanno messo in luce che le due direzioni della corrente equatoriale fanno parte dello stesso fenomeno: l’andamento alternante inizia nella bassa stratosfera, si propaga sino al confine con la troposfera ed è associato a differenti temperature a seconda della direzione (più calde quando la corrente spira verso est, più fredde nel senso opposto). Questo schema seguito dalla corrente terrestre è chiamato oscillazione quasi biennale (QBO) e un suo ciclo ha la durata di circa 28 mesi. Su Giove il periodo è più ampio, si protrae per l’equivalente di circa quattro anni della Terra ed è definito oscillazione quasi quadriennale (QQO), mentre su Saturno l’andamento della corrente ha un ciclo ancora più lungo, pari a 15 anni (oscillazione quasi periodica, QPO).
Per comprendere il meccanismo alla base del fenomeno sul gigante gassoso, il team di ricerca si è avvalso dello spettrografo Texes (Texas Echelon Cross Echelle Spectrograph), montato sul telescopio Irtf. Grazie a questo strumento, gli esperti hanno potuto effettuare misurazioni più approfondite di porzioni dell’atmosfera di Giove e hanno riscontrato che la corrente equatoriale si estende all’interno della sua stratosfera; unendo i dati delle osservazioni ai modelli informatici, il gruppo di lavoro ha individuato le onde di gravità, prodotte da fenomeni convettivi, come responsabili del cambiamento di direzione. Gli studiosi ritengono che questa indagine possa contribuire a migliorare la comprensione dei meccanismi propri dell’atmosfera di Giove e che possa essere applicata anche ad altri pianeti, inclusi quelli extrasolari.