La missione della sonda Peregrine continua sebbene sia stata esclusa ogni possibilità di atterraggio sulla Luna a causa di un guasto al sistema di propulsione. Il lander della compagnia privata americana Astrobotic porta con sé 20 carichi utili, nove dei quali stanno funzionando correttamente e inviano dati sulla Terra.

Tra questi, ci sono quattro esperimenti della Nasa che fanno parte del programma Commercial Lunar Payload Services (Clps). Gli strumenti Lets (Linear Energy Transfer Spectrometer) e Nss (Neutron Spectrometer System) stanno misurando le radiazioni nell’ambiente tra la Terra e la Luna (spazio cislunare) fornendo «dati complementari sull’attività dei raggi cosmici e sulla meteorologia spaziale derivante dall’attività solare» ha dichiarato la Nasa, una preziosa conoscenza tecnica per le future consegne sulla Luna del programma Clps.

Altri carichi utili che stanno generando dati sono il Ndl (Navigation Doppler Lidar) della Nasa per la misurazione delle distanze, il piccolo rover lunare Iris dell’Università Carnegie Mellon, i micro-rover Colmena dell’Agenzia Spaziale Messicana (Aem), il rilevatore di radiazioni M-42 dell’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr) e il sensore ottico di precisione per atterraggio autonomo di Astrobotic. Il modulo che contiene messaggi di bambini di tutto il mondo, la Lunar Dream Capsule dell’azienda giapponese Astroscale, è acceso ma non genera dati, mentre gli altri carichi utili sono passivi.

«I payload funzionanti stanno dimostrando la capacità operativa nello spazio e i loro team stanno analizzando l’impatto di questo sviluppo – ha dichiarato Astrobotic in una nota – Siamo orgogliosi della squadra che segue la missione per aver realizzato questa incredibile impresa in circostanze così difficili».

Peregrine è stato lanciato l’8 gennaio da Cape Canaveral a bordo di un razzo Vulcan Centaur e sarebbe dovuto atterrare sulla Luna il 23 febbraio. A poche ore dal lancio, però, sembra che la mancata chiusura di una valvola del sistema di pressurizzazione abbia rotto un serbatoio causando la perdita di carburante. La vita della missione è stata, così, notevolmente ridotta. Quando finirà il propellente, la navicella non sarà più in grado di stabilizzarsi e puntare i suoi pannelli solari verso il Sole e accumulare energia.

 

Immagine di copertina: immagine inviata da Peregrine con le ruote di Iris in evidenza e a sinistra un serbatoio con la bandiera americana (sovraesposta) – Crediti: Astrobotic