La terza missione commerciale della società Axiom Space si alzerà in volo il 9 gennaio 2024 alle 20:18 ora locale, su un Falcon 9 della Space X, quando in Italia saranno le 02:18 (am) del 10 gennaio 2024.

La navicella spaziale Crew Dragon con l’equipaggio della missione Ax-3 arriverà sulla Iss il prossimo 10 gennaio alle 11.15 (ora italiana).

La crew della missione Ax-3 è comandata dal capo astronauta di Axiom, Michael López-Alegría, un ex astronauta della Nasa che è stato anche a capo della missione Ax-1 nell’aprile 2022, mentre il colonnello dell’Aeronautica militare italiana Walter Villadei, di riserva su Ax-2 e che ha effettuato anche il primo volo suborbitale commerciale della Virgin Galactic a giugno, copre la funzione di pilota. Il turco Alper Gezeravcı e lo svedese Marcus Wandt riserva dell’Esa, sono specialisti della missione.

Quattordici giorni di permanenza sulla Iss per effettuare circa 30 esperimenti durante il volo e attività di comunicazione.

«La missione Ax-3 e la prossima prevista alla fine del 2024, vanno nella direzione di testare lo sforzo dell’industria spaziale e della Nasa in funzione di una robusta economia commerciale nell’orbita terrestre bassa.» ha affermato Angela Hart, responsabile del programma di sviluppo commerciale Leo della Nasa.

L’Italia, che ha sottoscritto il Memorandum of Understanding con Axiom Space lo scorso 19 maggio 2022, ha intravisto in questa opportunità l’occasione per un posizionamento vantaggioso per la nostra filiera industriale e di ricerca, in vista della prossima fase di presenza umana con missioni commerciali nell’orbita terrestre.

E’ noto che la dismissione della Iss è in calendario, anche se non sono ancora definiti i molti passaggi necessari alla definitiva ‘messa in pensione’ della storica esperienza internazionale della Iss.

Il prossimo futuro vede un avvicendamento tra la Iss finanziata solo da governi e agenzie nazionali a favore di una stazione spaziale commerciale di Axiom Space, tra le altre industrie, che ha avviato da tempo la costruzione e la gestione di un nuovo avamposto, inizialmente aggiunto alla Iss, con l’obiettivo finale di staccarsi da essa ed operare autonomamente per fornire servizi in orbita alla Nasa e supportare commercialmente le attività private nell’orbita bassa.

Il segmento della nuova stazione di Axiom sarà realizzato con moduli abitabili prodotti dalla Thales Alenia Space Italia, leader mondiale nel settore.

Ed è nell’ottica di cogliere le opportunità di sviluppo offerte da questi nuovi mercati che il Governo italiano partecipa a questa missione per sostenere un nuovo modello di coordinamento pubblico-privato, inteso a consentire alle industrie italiane di acquisire un ruolo di riferimento nel settore, incrementando le competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello Spazio.

Con la missione Ax-3 l’Aeronautica Militare effettuerà alcune attività di sperimentazione inerenti al monitoraggio di oggetti spaziali e la valutazione di possibili eventi di collisione tra questi, nonché uno studio sul comportamento del corpo umano in condizioni di microgravità mentre l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), in coordinamento con i principali Istituti di ricerca e Università italiane, tornerà ad analizzare l’effetto della microgravità sulle proteine implicate in malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.

«Anche in una futura configurazione più commerciale, la Iss resta un laboratorio unico dove poter fare importanti sperimentazioni scientifiche. In particolare, nella missione Ax-3 proseguiranno importanti ricerche portate avanti da Asi negli ultimi anni che riguardano lo studio della funzionalità ovarica in assenza di gravità e dello stress ossidativo alla base di molti effetti deleteri del volo spaziale tra cui disturbi cognitivi e comportamentali, e verranno condotti ulteriori esperimenti su marcatori molecolari per il monitoraggio autonomo del proprio stato di salute durante il volo spaziale, sulla valutazione del rischio legato all’esposizione alla radiazione e sulla capacità di schermatura di sistemi e materiali dalle radiazioni. Questi esperimenti avranno ricadute importanti per l’individuazione di possibili contromisure da implementare a Terra», conferma Barbara Negri, responsabile del coordinamento scientifico di Asi per la missione Ax-3.

La sola cosa che resta ancora  da definire è il pad di lancio dalla quale la crew della missione Ax-3 partirà.

Tutte le precedenti missioni Crew Dragon hanno utilizzato il Launch Complex 39A presso il Kennedy Space Center, ma SpaceX ha costruito una torre nel vicino Space Launch Complex 40 presso la Cape Canaveral Space Force Station per supportare i lanci di merci e dell’equipaggio. A novembre era stato riferito che SpaceX avrebbe utilizzato l’Slc-40 per la missione Ax-3 per evitare un conflitto di programmazione con un altro lancio sull’Lc-39A .

Non avendo ancora certezza del pad di lancio Sarah Walker, direttrice della gestione della missione Dragon presso SpaceX, specifica che: «Siamo prossimi al completamento dei preparativi per l’Slc-40 per supportare le missioni Dragon, se necessario. Ciò include il completamento dell’interno del braccio di accesso dell’equipaggio e le “approvazioni esterne finali” da parte delle agenzie di regolamentazione».

In apertura: l’equipaggio della missione privata con astronauti di  Ax-3 di Axiom Space su Lc-39A. SpaceX afferma che deve ancora decidere se la missione utilizzerà quella piattaforma o il vicino Slc-40. Credito: X/@CommanderMla.