È stato rilevato il secondo raggio cosmico a più alta energia dopo 30 anni. Un’energia talmente elevata che ricorda un fenomeno di fantascienza. Le origini non sono ancora state individuate, ma verosimilmente è generata da fonti che risiedono oltre la nostra galassia. Questo tipo di raggi cosmici sono stati intercettati solo due volte nel corso della storia e la sua intensità è misurata in exa electron-volt (EeV) la cui unità corrisponde a 1 miliardo di gigaelettronvolt.

Il primo raggio cosmico ad alta energia rilevato, fu chiamato ‘Oh my god’. Era il 1991 e misurava 320 EeV. Il più recente, rilevato il 27 maggio del 2021, misurava 244 EeV ed è stato intitolato alla Dea del Sole giapponese ‘Amaterasu’.

E’ stato Toshihiro Fujii dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone, a guidare un gruppo internazionale di astronomi per lo studio di questo raggio cosmico.

Alla ricerca di tali raggi dallo spazio, dal 2008 Fujii conduce esperimenti con il Telescope Array, un osservatorio specializzato proprio in raggi cosmici, costituito da 507 rilevatori e situato nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti.

Rispetto al 1991, ci sono strumenti più avanzati e lo stesso Telescope Array è aggiornato con sensibilità quadrupla (TAx4). Sebbene non sia stato ancora identificato alcun oggetto astronomico che possa corrispondere alla direzione da cui è arrivato ‘Amaterasu’, si spera che questo secondo evento, unitamente agli strumenti di prossima generazione, apra una strada sulle origini dei raggi cosmici.

 

Crediti immagine: Osaka Metropolitan University, Ryuunosuke Takeshige