Nuove immagini dal James Webb mostrano per la prima volta due galassie a spirale barrate, come la nostra Via Lattea, nel giovane universo. Entrambi gli oggetti celesti risalgono a circa 11 miliardi di anni fa, quando il cosmo aveva meno di un quarto della sua età attuale.

La prima galassia a spirale barrata, chiamata EGS-23205, era stata già osservata in precedenza da Hubble, senza però che il predecessore di Webb rivelasse la barra centrale densa di stelle: questa struttura era stata mostrata piuttosto come una macchia a forma di disco. L’altra galassia barrata, EGS-24268, è stata invece rivelata dal James Webb per la prima volta.

Questi due sistemi sono le galassie barrate più antiche tra tutte quelle scoperte in precedenza, un risultato che conferma la capacità di Webb di viaggiare indietro nel tempo e mostrare inediti dettagli del cosmo come mai prima. La ricerca, i cui risultati sono raccolti in un articolo accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters, richiede ora l’affinamento delle teorie condivise sull’evoluzione delle galassie.

Le galassie barrate sono sistemi caratterizzati da due prolungamenti di stelle che partono dal centro galattico, il bulge, e si spingono fino al disco esterno, formando così una struttura simile a una barra. Le galassie a spirale barrate, come la Via Lattea, vedono i tipici bracci curvi della spirale diramarsi proprio da questa barra anziché dal nucleo galattico.
Dense di stelle, il ruolo di queste barre è fondamentale nell’evoluzione delle galassie, in quanto fungono come ‘rulli trasportatori’ su cui viaggiano le risorse necessarie per l’evoluzione galattica, aiutando i buchi neri supermassicci nei centri galattici a crescere e favorendo la nascita di nuove stelle nelle regioni centrali.

«Le barre risolvono il problema della catena di approvvigionamento nelle galassie – afferma Shardha Jogee, astronoma dell’Università del Texas ad Austin e tra i primi autori dell’articolo  – una barra trasporta con forza il gas nella regione centrale, dove il gas viene rapidamente convertito in nuove stelle a un ritmo tipicamente da 10 a 100 volte più veloce che nel resto della galassia».

La scoperta di queste barre anche in galassie antiche mette ora alla prova i modelli teorici, i quali dovranno essere affinati per prevedere la corretta abbondanza di barre anche nella precoce evoluzione galattica. Oltre alle due galassie barrate risalenti a 11 miliardi di anni fa, il team internazionale ha mostrato nel proprio articolo gli esempi di altre quattro galassie barrate più giovani di soli 3 miliardi di anni.
La ricerca è il frutto della collaborazione tra decine di ricercatori e diversi istituti dislocati tra Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Spagna, Francia, Italia, Australia e Israele.

Le sei galassie barrate messe in evidenza dalla recente ricerca, due delle quali le più antiche tra quelle individuate fino ad oggi. Crediti: Nasa/Ceers/Università del Texas a Austin

 

Immagine in evidenza: due immagini della galassia EGS-23205 a confronto, vista a sinistra da Hubble, in cui è mostrata poco più di una macchia a forma di disco, e a destra da James Webb in cui, invece, emerge chiaramente la struttura della barra galattica. Crediti: Nasa/Ceers/Università del Texas a Austin