Virgin Galactic ha compiuto il suo quinto volo suborbitale portando a bordo due ricercatori e una turista spaziale.

Il 2 novembre, lo spazioplano Vss Unity è decollato dallo Spaceport America in Nuovo Messico agganciato al vettore Vms Eve. 45 minuti dopo, Vss Unity si è separato dal vettore, raggiungendo una velocità massima di 2,96 Mach (circa 3655 km/h) e un’altitudine di 87,2 chilometri.
Il veicolo suborbitale è rientrato allo spazioporto dopo 59 minuti dal decollo.

L’equipaggio ha contato complessivamente 6 persone.
Tra questi due ricercatori: lo scienziato planetario Alan Stern, che è anche vicepresidente del Southwest Research Institute (SwRI), era in addestramento per una futura missione di ricerca finanziata dalla Nasa su Vss Unity. Ha testato un’imbracatura biomedica e una macchina fotografica; Kellie Gerardi, ricercatrice presso l’Istituto Internazionale per le Scienze Astronautiche (Iias), ha condotto, invece, tre esperimenti di fluidodinamica e ricerca biomedica. Entrambi hanno potuto completare i loro esperimenti durante i tre minuti di microgravità. Gerardi ha poi raccontato che, una volta terminati gli esperimenti, ha potuto guardare fuori dall’oblò: «vedere la Terra come un pianeta è davvero un’esperienza intensa».
Oltre ai due ricercatori anche una turista spaziale: Ketty Pucci-Sisti Maisonrouge, terzo passeggero di questa missione e una delle prime clienti di Virgin Galactic, affascinata dallo spazio dai tempi delle missioni Apollo.

Vss Unity era comandata da Mike Masucci, con Kelly Latimer come pilota e l’addestratore di astronauti Colin Bennett in cabina. A partire da Galactic 06, il posto dell’addestratore sarà venduto a un quarto cliente.

Galactic 05 è stato il quinto volo spaziale commerciale dalla fine di giugno e il sesto in assoluto considerando il lancio di prova avvenuto a maggio. Il prossimo volo è previsto a gennaio.

 

Immagine di copertina: equipaggio della Galactic 5 – Crediti: Virgin Galactic