Ascoltare i dati, grazie alla trasformazione di informazioni in musica. Si chiama data sonification, ed è una tecnica che unisce arte e scienza, con risultati spesso molto suggestivi. È il caso di quest’opera di Jason Rowe, astronomo della Bishop’s University, che ha trasformato in suono le orbite di un sistema formato da sette pianeti, recentemente scoperto grazie ai dati di Kepler. Il telescopio spaziale della Nasa è in pensione dal 2018, ma le sue ricchissime osservazioni continuano a permettere nuove scoperte.
Come questo sistema multiplanetario, chiamato Kepler-385, che è formato da 7 mondi di misura intermedia tra la Terra e Nettuno. Si tratta di uno dei pochissimi sistemi planetari conosciuti che contengano più di sei pianeti accertati o candidati pianeti.
E adesso questo fiore all’occhiello del catalogo Kepler è disponibile anche in musica. L’opera di data sonification di Jason Rowe inizia al centro del sistema con l’orbita più interna, e si sviluppa verso quella più esterna. A ogni orbita viene introdotto un nuovo suono, che viene riprodotto una volta per ogni rotazione intorno alla stella di Kepler-385, simile al nostro Sole. A questo punto, la musica si concentra su due orbite specifiche in risonanza, che creano un suono pulsante. E per concludere, solo i tre pianeti più esterni vengono individuati come catena di risonanza orbitale, prima di fondersi nuovamente tutti e sette insieme.
Immagine in apertura: Rappresentazione artistica del sistema planetario Kepler-385. Crediti: Nasa/Daniel Rutter