Un gruppo di astronomi dell’Università di Bristol ha rilevato il primo bagliore prodotto da un gigantesco ‘tamponamento’ tra pianeti: due giganti ghiacciati si sono scontrati di fronte a una stella simile al Sole. L’evento è stato rilevato perché i detriti hanno offuscato la luce stellare. Lo studio è stato pubblicato su Nature.

Subito dopo aver ricevuto i primi dati gli scienziati hanno osservato la stella, denominata Asassn-21qj, con una rete di telescopi a terra, monitorando i cambiamenti di luminosità. Grazie alle analisi combinate gli astronomi hanno scoperto che la stella si è illuminata nell’infrarosso più di mille giorni prima della rilevazione nell’ottico.

Secondo i ricercatori, i due esopianeti ghiacciati sono entrati in collisione producendo un intenso bagliore nell’infrarosso rilevato anche dalla missione Neowise della Nasa, che ha il compito di scansionare l’intero cielo per trovare e studiare oggetti al di fuori del nostro Sistema Solare.

«I nostri calcoli e i modelli computerizzati indicano che la temperatura e le dimensioni del materiale incandescente, così come la quantità di tempo di durata del bagliore, sono coerenti con la collisione di due corpi celesti ghiacciati».

La nube di detriti prodotta dall’impatto si è poi spostata davanti alla stella, provocando l’oscuramento della luminosità nelle lunghezze d’onda visibili. Nel corso dei prossimi anni si prevede che la nube di polvere inizierà a diffondersi e potrà essere rilevata dagli osservatori terrestri a da quelli nello spazio, come il James Webb Telescope.

Immagine in apertura: rappresentazione grafica della collisione. Crediti: Mark Garlick