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Il programma europeo Copernicus Sentinel-1 è pronto a inaugurare una nuova fase con il lancio di Sentinel-1C, previsto per il 3 dicembre 2024 dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese. Lì dallo scorso ottobre, il satellite è stato sottoposto a una serie di test e preparativi, compreso il rifornimento con 154 chilogrammi di carburante. Presto sarà integrato con il razzo Vega-C, che riprende le attività dopo un periodo di riposo, segnando un passo importante per il rilancio dell’accesso indipendente dell’Europa allo spazio. Una volta in orbita, 1C ripristinerà il pieno potenziale della costellazione Sentinel-1, dopo il guasto tecnico che, nel 2022, ha mandato prematuramente in ‘pensione’ Sentinel-1B.  

Lanciata nell’aprile 2014 con Sentinel-1A, la missione – la prima della famiglia di Copernicus – ha rivoluzionato il monitoraggio globale della Terra grazie alla capacità di fornire giorno e notte immagini radar ad alta precisione, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. La costellazione è composta da due satelliti gemelli, posizionati nella stessa orbita ma a distanza di 180°, per garantire una copertura globale e una rapida consegna dati. Il cuore tecnologico della missione è il radar Sar (Synthetic aperture radar) in banda C, uno strumento avanzato in grado di acquisire immagini dettagliate della superficie terrestre in diverse modalità operative. Questa tecnologia supporta una vasta gamma di applicazioni, come il monitoraggio del ghiaccio marino nell’Artico, il tracciamento degli iceberg, il controllo delle condizioni oceaniche e la sorveglianza dell’ambiente marino, incluso il controllo delle fuoriuscite di petrolio. Sul fronte terrestre, i dati radar consentono di monitorare le deformazioni del suolo dovute a terremoti e attività vulcaniche, mappare foreste, acque e suoli, e fornire supporto alla gestione di emergenze ambientali come frane e inondazioni.

Sentinel-1C introduce una novità significativa: il Sistema di identificazione automatica (Ais) per il rilevamento e il monitoraggio del traffico marittimo e della pesca illegale. Sviluppata dall’Organizzazione marittima internazionale, questa tecnologia assegna un ID univoco a ciascuna nave e ne rileva la posizione, la velocità e i movimenti, creando una mappa virtuale delle imbarcazioni in mare. Dotato di quattro antenne, l’Ais è progettato per intercettare i segnali trasmessi dalle navi. Integrando questi ultimi con i dati radar, 1C sarà in grado di tracciare in tempo reale vaste aree oceaniche, individuando anche le navi silenziose che non trasmettono informazioni Ais e spesso legate ad attività ‘pirata’.

La missione Sentinel-1 fa parte del programma di monitoraggio ambientale europeo, gestito dalla Commissione europea in collaborazione con l’Esa. Con 1C, che ne estenderà l’eredità, la missione tornerà a funzionare a pieno regime. Successivamente, quando Sentinel-1A passerà il testimone a Sentinel-1D, garantirà la continuità delle operazioni, rafforzando ulteriormente la posizione dell’Europa come leader nell’osservazione della Terra.

 

In apertura: Sentinel-1 sopra l’Italia. Crediti: Esa/Mlabspace