Ruota a velocità estrema e ruba il gas dalla sua compagna. E’ l’insolito comportamento della pulsar Psr J1023+0038, un oggetto che alterna due stati diversi di luminosità. Gli scienziati sono riusciti a svelare la sua misteriosa natura grazie a una campagna osservativa che ha visto protagonisti ben 12 telescopi, tra cui l’Vlt dell’European Southern Observatory (Eso). Lo studio, guidato da una ricercatrice dell’Inaf, è stato pubblicato su Astronomy & Astrophysics.
La pulsar si muove in rapida rotazione, emettendo fasci di radiazione elettromagnetica. Si trova a circa 4500 anni luce da noi nella Costellazione del Sestante e orbita vicino alla sua compagna. Psr J1023+0038 sta divorando l’altra stella e il materiale sottratto alla compagna si sta accumulando in un disco attorno alla pulsar e cade lentamente verso di essa.
Gli scienziati hanno determinato che il fascio di radiazioni emesso dall’oggetto si è praticamente interrotto dall’inizio di questo violento processo. La pulsar ora alterna due stati di luminosità: nella modalità alta emette raggi X, luce ultravioletta e luce visibile, mentre nella modalità bassa, produce onde radio.
Analizzando il comportamento dell’oggetto con il set di telescopi gli astronomi hanno scoperto che il cambio di modalità deriva da una interazione tra il vento della pulsar e la materia che si muove verso di essa.
Nello specifico quando la stella si trova nella modalità bassa, la materia che fluisce verso la pulsar viene espulsa in uno stretto getto perpendicolare al disco. Lentamente la materia si sposta sempre più vicino alla pulsar e, nel frattempo, viene colpita dal vento che soffia dalla stella pulsante, provocando il riscaldamento della materia. A questo punto il sistema si sposta in modalità alta emettendo luce ultavioletta e visibile.
«Siamo stati testimoni di straordinari eventi cosmici – afferma Maria Cristina Baglio, affiliata all’Istituto nazionale di astrofisica e autrice principale dello studio – in cui enormi quantità di materia, simili a palle di cannone cosmiche, vengono lanciate nello spazio in un arco di tempo brevissimo, decine di secondi, da un oggetto celeste piccolo e denso che ruota a velocità incredibilmente elevate»
Ora gli astronomi continueranno a studiare il comportamento di oggetti simili alla pulsar con telescopi sempre più precisi come l’Extremely Large Telescope, attualmente in fase di costruzione in Cile. Elt permetterà di ottenere informazioni chiave sull’evoluzione delle pulsar e di studiarne la distribuzione e la dinamica.
Immagine in apertura: rappresentazione artistica della pulsar Psr J1023+0038. Crediti: Eso/M. Kornmesser