‘Luna-25’, la missione che segna il ritorno della Russia sul nostro satellite, è partita all’1.10 ora italiana dal cosmodromo di Vostochny a bordo di un razzo Soyuz.
Il lancio è avvenuto con successo. Il booster Fregat si è separato dal terzo stadio dopo 9,5 minuti, mentre l’ultimo stadio ha lasciato la navicella a circa un’ora dal lancio.
Il viaggio verso la Luna durerà cinque giorni. A seguire, il veicolo spaziale orbiterà a 100 chilometri dalla superficie lunare fino al 21 agosto, quando è previsto che il lander atterri nella regione del cratere Boguslawsky. Altri siti alternativi, come riporta la Tass, l’agenzia di stampa russa, potrebbero essere i crateri Manzini o Pentland.
Se tutto andrà secondo i piani, ‘Luna 25’ sarà il primo veicolo spaziale a toccare il Polo Sud del nostro satellite. Scopo della missione, che dovrebbe durare un anno, è sperimentare la tecnologia di atterraggio morbido, ricercare risorse naturali tra cui l’acqua, e studiare gli effetti dei raggi cosmici e delle onde elettromagnetiche sulla superficie lunare.
Il lander è dotato di diverse telecamere controllate da Terra. Riprenderanno l’atterraggio e, secondo periodi programmati, i paesaggi lunari.
«Adesso attendiamo il 21 agosto. Mi auguro che l’atterraggio di alta precisione avvenga con successo – ha detto il Direttore Generale di Roscosmos Yury Borisov – Le finalità di questa missione sono puramente pacifiche» ha tenuto a precisare alla stampa.
‘Luna 25’ riprende il “Programma Luna” iniziato nel 1959 dall’Unione Sovietica. La precedente missione, ‘Luna 24’, risale al 1976 e riportò a Terra diversi grammi di rocce lunari.
Immagine in apertura: Lancio di Luna 25, l’11 agosto dal cosmodromo di Vostochny – Crediti: Roscosmos