Ennesimo rinvio per Starliner, la navicella di Boeing scelta dalla Nasa per alternare i lanci con equipaggio verso la Iss con la Crew Dragon di SpaceX.

Le cause riguardano ancora i problemi con il paracadute e il cablaggio del veicolo spaziale. Era stato comunicato già due mesi fa, a poco più di un mese dal lancio programmato per il 21 luglio, mentre non era ancora stata annunciata una nuova finestra di lancio. Durante la conferenza del 7 agosto scorso, Nasa e Boeing hanno dichiarato che Starliner non volerà prima di aprile del prossimo anno.

«I problemi con il paracadute si sono rivelati più importanti del previsto impedendo al sistema generale di raggiungere il fattore di sicurezza richiesto per i voli con equipaggio – ha spiegato Steve Stich, responsabile del programma dell’equipaggio commerciale della Nasa – Il paracadute è stato riprogettato e va testato». I tecnici hanno anche rimosso circa l’85 per cento di P-213, un nastro utilizzato sui cablaggi in ambienti in cui potrebbe rappresentare un pericolo a causa dell’infiammabilità.

Il ritardo del Crew Flight Test (Cft) alla primavera del 2024 potrebbe rimandare la prima missione operativa, o post-certificazione, al 2025. Mentre le perdite di Boeing sul programma Starliner superano il miliardo di dollari, la Nasa rassicura che, nonostante il ritiro della Iss sia previsto intorno al 2030, c’è ancora molto lavoro da fare. «Abbiamo molti voli in programma per Boeing e siamo ben organizzati» ha concluso Stich.

 

Immagine in evidenza: la navicella Starliner a Cape Canaveral nel 2021 poco prima del lancio su un Atlas V per il secondo Orbital Flight Test (Oft-2) – Crediti: Boeing