Ventesimo campione di roccia marziana raccolto da Perseverance il 23 giugno.

Ma non si tratta di una roccia qualunque. Il campione che ha entusiasmato il team scientifico è stato prelevato dal letto di un antico fiume, l’Emerald Lake come lo hanno soprannominato gli scienziati, Lago di Smeraldo.

«I ciottoli e i massi trovati in un fiume sono messaggeri che vengono da lontano – ha detto Ken Farley, scienziato del progetto Perseverance presso il California Institute of Technology (Caltech) – E mentre l’acqua che ha creato il letto del fiume che Perseverance sta attualmente esplorando è evaporata miliardi di anni fa, la storia portata da quelle acque rimane fresca, immagazzinata nella roccia conglomerata».

Il rover della Nasa, lanciato tre anni fa, ha perforato un terreno dove affiorano tante piccole rocce, trasportate da chissà dove, depositate e aggregate nel corso del tempo. Racchiudono informazioni sui luoghi che il rover potrebbe non visitare mai, riproducendo già così una storia geologica. «Stiamo riprendendo una pagina dal passato. Ai vecchi tempi, i cercatori d’oro o di diamanti guardavano spesso nei fiumi per capire se a monte potesse esserci qualche deposito interessante. Non c’è bisogno di salire lassù per vedere: lasciamo che sia il fiume a fare il lavoro!».

Perseverance sta esplorando la cima di un cumulo di roccia sedimentaria alto 40 metri. Mentre attraversa questo campo di ciottoli, il rover si sta dirigendo verso una cresta più bassa chiamata ‘Snowdrift Peak’, cumulo di neve.

Dal 2027, la Nasa in collaborazione con l’Esa, inizierà a raccogliere i campioni di Perseverance per portarli sulla Terra nel 2033.

 

Immagine in evidenza: immagine scattata il 6 luglio 2023 da Perseverance nel cratere Jazero, lungo il corso di un antico fiume. Le impronte del rover danno un’idea sulle proporzioni – Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Asu/Msss