Il Venezuela ha detto ufficialmente sì alla base lunare Cinese. Il 17 luglio, in videoconferenza, Zhang Kejian, amministratore della China National Space Administration (Cnsa), e Gabriela Jimenez, vicepresidente e ministro della scienza e della tecnologia del Venezuela, hanno firmato una dichiarazione congiunta che sancisce l’ingresso formale del Venezuela nell’International Lunar Research Station, il programma di esplorazione umana della Luna a guida cinese – parallelo ad Artemis della Nasa – che vede anche la collaborazione della Russia.

Venezuela e Cina avevano già espresso in precedenza le loro intenzioni a sottoscrivere un’alleanza per l’Ilrs (ne avevamo scritto qui). La proposta era arrivata da Pechino durante la visita di Marglad Bencomo, direttore esecutivo dell’Agencia Bolivariana para Actividades Espaciales (Abae) al nuovo Deep Space Exploration Laboratory cinese. L’inizio della cooperazione tra Cina e Venezuela risale al 2008 con il lancio a bordo di un vettore cinese nel 2008 del satellite per comunicazioni VeneSat-1, a cui sono seguiti successivi satelliti di telerilevamento in orbita bassa terrestre.

Secondo Cnsa, le due parti svilupperanno una cooperazione ampia nella dimostrazione, l’implementazione ingegneristica, il funzionamento e applicazione dell’Ilrs, compresa la dimostrazione congiunta di obiettivi scientifici e la progettazione.

 

Il progetto Ilrs mira a costruire una base lunare permanente negli anni ’30. La roadmap cinese prevede una serie di missioni robotiche negli anni 2020 come precursori, tra cui la missione del polo sud lunare Chang’e-7 del 2026 e l’utilizzo delle risorse in situ Chang’e-8 del 2028 e la missione di test della tecnologia di stampa 3D. Recentemente la Cina ha inoltre svelato i piani per l’invio di due astronauti sulla Luna entro il 2030.

Secondo quanto dichiarato dall’Abae e riportato dal sito Spacenews, il Venezuela renderà disponibile la sua infrastruttura di terra di controllo satellitare per le missioni lunari. Si impegnerà inoltre nella progettazione collaborativa, nella cooperazione tecnica e operativa e nella gestione e scambio di dati.

La nazione sudamericana diventa la prima ad aderire formalmente all’iniziativa Ilrs guidata dalla Cina. Cina e Russia avevano precedentemente presentato nel 2021 una roadmap congiunta a San Pietroburgo. Da allora Pechino ha comunque assunto il ruolo di guida del progetto e sta creando un’organizzazione chiamata Ilrsco (Lunar Research Station Cooperation Organization), per coordinare l’iniziativa internazionale sulla base lunare.

La Cnsa ha firmato quest’anno dichiarazioni d’intenti congiunte sull’Ilrs con l’Organizzazione per la cooperazione spaziale Asia-Pacifico (Apsco), la società svizzera NanoSpace AG e l’International Lunar Observatory Association (Iloa) con sede alle Hawaii. Anche il Pakistan ha espresso l’intenzione di aderire al progetto. Il mese scorso la Cina ha dichiarato che stava negoziando accordi con più di 10 altri paesi e organizzazioni.

Parallelamente, il progetto Artemis guidato dagli Stati Uniti ha finora attratto 27 paesi a firmare gli Accordi Artemis, la base politica dell’iniziativa.

La Cina mira a completare la firma di accordi e memorandum d’intesa con agenzie spaziali e organizzazioni per i membri fondatori di Ilrsco entro ottobre di quest’anno.

Crediti foto: Cnsa