Continua a vele spiegate il programma spaziale cinese, con particolare attenzione all’esplorazione della Luna. Dopo il successo della missione Chang’e 4, che quattro anni fa ha portato per la prima volta un rover sulla faccia nascosta del nostro satellite, l’agenzia spaziale cinese punta a inviare entro il 2026 un nuovo rover lunare. Questa volta al Polo Sud.

Si tratta della missione Chang’e 7, la più complessa del programma di esplorazione robotica lunare della Cina. Chang’e 7 sarà infatti composta da un orbiter, un lander, un rover e un piccolo ‘rilevatore volante’ progettato per muoversi nei crateri lunari alla ricerca di tracce d’acqua ghiacciata. La missione sarà anche supportata dal nuovo sistema di comunicazione satellitare Queqiao-2, che verrà lanciato nel 2024.

Infine, in base a un accordo stilato lo scorso settembre, Chang’e 7 trasporterà anche un secondo rover, più piccolo, sviluppato dagli Emirati Arabi Uniti.

Il nuovo rover lunare, il cui nome non è stato ancora annunciato dall’Agenzia Spaziale Cinese, raccoglierà l’eredità dei suoi predecessori Yutu e Yutu 2, atterrati sul suolo lunare rispettivamente nel 2013 e nel 2019. Come Yutu 2, il rover sarà dotato di una telecamera panoramica e di uno strumento radar di per l’analisi del terreno, ma avrà anche un magnetometro e uno spettrometro Raman.

Prima della partenza di Chang’e 7, la Cina tenterà di realizzare un altro importante obiettivo lunare: raccogliere campioni dal lato più lontano della Luna, all’interno del Bacino Polo Sud-Aitken. Impresa che spetterà verso la fine del 2024 alla missione Chang’e 6, erede della missione Chang’e 5 – la prima missione cinese ad aver riportato sulla Terra circa 2 kg di rocce lunari.

Non manca poi lo sguardo al futuro: se tutto andrà come previsto nel programma di esplorazione lunare cinese, nel 2028 sarà la volta di Chang’e 8, che avrà l’obiettivo di testare tecnologie per la stampa 3D sul suolo lunare. Chang’e 8 includerà test di utilizzo delle risorse in situ, ovvero trovate sulla superficie lunare. Secondo quanto riportato da Space.com,  gli scienziati del programma Chang stanno valutando la possibilità di stampare mattoni in 3D utilizzando materiali provenienti dalla superficie lunare. Un passo importante verso la costruzioni delle base lunari del futuro.

Immagine in apertura: il rover lunare Yutu 2 (Crediti: Cnsa/Clep)