Nel 2019 Starlink ha sdoganato i servizi internet via satellite e oggi la costellazione di Elon Musk conta oltre 4.000 satelliti operanti e circa 1,5 milioni di abbonati in tutto il mondo. Come Starlink, chi prima e chi dopo, anche altre società hanno lanciato la propria costellazione: compagnia come HughesNet, OneWeb e Kuiper Systems di Amazon. E ora, è in procinto di affacciarsi sul mercato, un potenziale temibile concorrente: una società cinese sostenuta dal governo di Pechino.

Domenica 9 luglio, un prototipo di satellite internet è stato lanciato a bordo di un razzo vettore Long March 2C dal Jiuquan Satellite Launch Center cinese nella Mongolia Interna. Successivamente, il satellite è entrato in un’orbita predeterminata, dove effettuerà diversi test per convalidare la tecnologia satellitare a banda larga. L’obiettivo a lungo termine del progetto è quello di creare una costellazione di 13.000 satelliti chiamata  Guo Wang che equivale a una sorta di rete statale in mandarino, riflettendo la visione di Pechino che prevede una quota gestita dallo stato.

Il progetto è stato creato dalla Commissione statale cinese per la supervisione e l’amministrazione dei beni (SASAC), che sovrintende alle più grandi imprese statali cinesi ed è guidata dalla società cinese SatNet. Secondo i documenti depositati presso l’International Telecommunication Union (ITU), la società intende creare due costellazioni (GW-A59 e GW-2) con una copertura da 37,5 a 42,5 GHz (spazio-Terra) e da 47,2 a 51,4 GHz (Terra-spazio). Secondo più fonti, questa costellazione fa parte di uno sforzo più ampio della Cina per rivendicare la sua pretesa sul crescente mercato di Internet via satellite.

Secondo un rapporto di Grand View Research, Inc., il mercato di Internet via satellite è stato valutato a 8,23 miliardi di dollari nel 2022 e dovrebbe raggiungere i 22,57 miliardi di dollari entro il 2030, un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 13,6%. Il numero di utenti Internet via satellite in tutto il mondo è passato da 43 milioni nel 2020 (circa l’1% degli utenti Internet globali) e dovrebbe crescere fino a 110 milioni entro la fine del decennio (circa l’1,4% degli utenti globali). Nonostante l’apparente successo di Starlink, la quota della società di Musk rappresenta solo il 3,5% circa del totale e si prevede che la crescita futura sarà guidata dai paesi in via di sviluppo in Africa, Asia, America Latina e altrove.

Come riporta il sito Universe Today, il governo cinese ha aperto il mercato di Internet via satellite agli investimenti privati ​​nel 2014 e da allora sono stati avviate circa due dozzine di progetti. Ciò include GalaxySpace, il primo sviluppatore di Internet via satellite in Cina, grazie al finanziamento di società di venture capital e della China International Capital Corporation (Cicc), in parte guidata dal governo, che nel 2022 valeva 1,5 miliardi di dollari. Una tendenza simile si sta verificando in tutto il mondo, dove i governi stanno fornendo finanziamenti significativi alle società di Internet via satellite per fornire servizi a banda larga per i mercati scarsamente serviti.

La Cina si è impegnata in diversi programmi ambiziosi negli ultimi anni. Ciò include la creazione di una stazione internazionale di ricerca lunare (Ilrs) nel bacino del Polo Sud-Aitken che rivaleggia con il programma Artemis. C’è anche l’aereo spaziale segreto cinese, un concorrente dell’X-37B della US Space Force, che è tornato sulla Terra pochi mesi fa dopo aver trascorso 276 giorni in orbita. La roadmap cinese include inoltre lo sviluppo di piattaforme di atterraggio in mare, lo sviluppo del razzo super pesante Long March-9 e missioni con equipaggio su Marte, a partire dal 2033 (al pari della Nasa).

Stando ancora a quanto riportato da Universe Today, la Cina vuole anche far sentire la sua presenza nel settore dello spazio commerciale. Oltre ai servizi Internet via satellite, stanno anche lavorando su razzi riutilizzabili simili a Starship e Super Heavy. In linea con il modus operandi cinese, il processo sembra essere guidato dallo stato, con l’industria privata che soddisfa i mandati e gli obiettivi fissati dal governo.