Blue Origin è pronta a riprendere i lanci di New Shepard entro le prossime settimane.

Lo ha annunciato ieri l’amministratore delegato Bob Smith a un evento del Financial Times dedicato allo spazio, sebbene ancora in attesa dell’approvazione della Federal Aviation Administration (Faa).

Il veicolo spaziale, completamente riutilizzabile della compagnia fondata da Jeff Bezos, non era più decollato dopo il fallimento del 23° lancio a settembre scorso.

Un guasto al motore del razzo aveva fatto alzare la temperatura oltre il limite per cui si era attivato il sistema di emergenza, la capsula dell’equipaggio, che trasportava solo carichi utili, si è staccata raggiungendo il suolo con il paracadute e senza subire danni.

Sembra che proprio questo successo del Launch Escape System della missione Ns-23 abbia dato fiducia ai clienti di Blue Origin sull’effettiva sicurezza dei voli suborbitali che la compagnia dedica al turismo spaziale. Per cui l’elenco degli iscritti, di cui ha già fatto parte William Shatner il capitano di Star Trek, è andato a incrementarsi nonostante lo stop ai voli degli ultimi nove mesi.

Nessun aggiornamento invece, da parte di Smith, sul primo lancio del New Glenn, il nuovo e più potente razzo della compagnia, in fase di sviluppo dal 2012.

 

Immagine in apertura: piattaforma di atterraggio del New Shepard nel deserto del Texas – Crediti: Blue Origin