La corsa allo spazio della Cina continua in direzione della Luna. Dopo il successo della missione Chang’e 4, che nel gennaio 2019 ha portato il rover Yutu 2 sulla faccia nascosta della Luna, e Chang’e 5, che nel dicembre 2020 ha riportato sul nostro pianeta circa 2 kg di rocce lunari, nel 2024 sarà la volta di Chang’e 6. Con questa missione l’Agenzia spaziale cinese punta a tornare sul lato più lontano del nostro satellite e raccogliere i primi campioni di quella zona lunare.

Ma Chang’e 6 non sarà sola. Ad assistere le sue operazioni sul lato nascosto della Luna ci sarà anche il satellite lunare Queqiao 2, che partirà all’inizio del 2024, precedendo il lancio di Chang’e 6 di diversi mesi. Ci sarà così il tempo di testare questo nuovo satellite per le comunicazioni lunari, che sarà utilizzato per mantenere in costante contatto le basi di terra con Chang’e 6.

Qualcosa di simile la Cina aveva già sperimentato con la missione Chang’e 4, le cui comunicazioni passavano per Queqiao, il primo satellite lunare cinese. Queqiao 2 sarà però dotato di una tecnologia più avanzate, e la Cina punta a utilizzarlo anche per le future missioni robotiche Chang’e 7 e 8.

Queqiao 2 si inserisce nello sforzo delle principali agenzie spaziali di costruire un Gps lunare per le comunicazioni verso e sul nostro satellite. Va in questa direzione anche un’altra missione che partirà nel 2024, l’italiana LuGRE, progetto in collaborazione tra Asi e Nasa che punta a utilizzare sul nostro satellite i segnali delle costellazioni Gps e Galileo. Tutto questo sarà di grande supporto anche per preparare la presenza umana a lungo termine sulla Luna.