La Terra è ricoperta d’acqua per oltre due terzi della sua superficie.
Per un pianeta così piccolo e relativamente vicino al Sole, questa condizione è alquanto enigmatica. Da dove proviene quest’acqua? I modelli, fino ad ora condivisi, mostrano come gli oggetti del Sistema Solare esterno, più freddi e ghiacciati, siano più ricchi d’acqua e come, con il loro impatto sulla Terra al momento della sua formazione, abbiano dato origine a laghi, fiumi e oceani. Ma la domanda è, qualsiasi corpo?
Un team di ricercatori, guidati dalla geologa Megan Newcombe dell’Università del Maryland, ha analizzato sette campioni di acondriti. Queste sono meteoriti rocciose separate da planetesimi (o pianeti in formazione), fuse e secche in quanto riscaldate dal decadimento di elementi radioattivi agli albori del Sistema Solare, circa 4 miliardi e mezzo di anni fa. Alcuni campioni provengono dal sistema interno, dove si trova la Terra e dove si presume che l’ambiente fosse più caldo e secco; altri campioni, più rari, provengono dalle gelide zone esterne, quelle comprese tra la Fascia Principale di asteroidi e la Nube di Oort, dove si trovano i pianeti gassosi.
Nel nuovo studio, pubblicato su Nature, gli scienziati hanno misurato il contenuto di acqua delle acondriti con uno strumento di spettrometria di massa per ioni secondari. Per evitare di contaminare i risultati con acqua terrestre, i campioni sono stati inseriti in un forno sottovuoto a bassa temperatura. Dall’analisi è emerso che la quantità di acqua delle acondriti è meno di due milionesimi della loro massa, dunque il riscaldamento e lo scioglimento dei planetesimi porta a una perdita d’acqua quasi totale, indipendentemente da dove questi abbiano avuto origine e con quanta acqua abbiano iniziato.
«Conosciamo differenti oggetti del Sistema Solare esterno, ma si presumeva implicitamente che, poiché provenivano da un luogo freddo, dovevano contenere anche molta acqua – ha spiegato il geologo Sune Nielsen coautore dello studio – Il nostro studio mostra che non è assolutamente così. Non appena i meteoriti si sciolgono, non rimane più acqua».
Le condriti ordinarie, cioè i meteoriti rocciosi non sciolti e più comuni caduti sulla Terra e provenienti dal Sistema Solare esterno, hanno invece un contenuto di acqua fino a 100mila volte superiore rispetto i campioni di acondriti appena analizzati.
In un’epoca in cui gli scienziati hanno strumenti sempre più avanzati per cercare condizioni di abitabilità in sistemi solari esterni al nostro, scoprire l’origine dell’acqua sulla Terra è estremamente rilevante per il suo stretto legame con il principio della vita.
Immagine in apertura: Il sistema solare interno ed esterno separato dalla cintura di asteroidi posizionata all’incirca tra Marte e Giove (linea tratteggiata). Il frammento roccioso evidenziato, potrebbe essere il tipo di oggetto che avrebbe potuto trasportare acqua sulla Terra. – Crediti: Jack Cook/Woods Hole Oceanographic Institution