È situata nella Grande Nube di Magellano, dista 161mila anni luce dalla Terra, ed è nota per essere la più vasta e scintillante regione di formazione stellare nel Gruppo Locale: è la nebulosa Tarantola, protagonista di una nuova foto realizzata da Hubble.

Questa entità, conosciuta anche con il nome di 30 Doradus o con i codici Ngc 2070 e C 103, è stata molto spesso al centro di campagne di osservazione: infatti, la sua relativa vicinanza e la sua luminosità ne fanno un ‘laboratorio’ ideale per approfondire i processi che fanno ‘sbocciare’ nuovi astri.

La Tarantola si è mostrata all’obiettivo di Hubble come un insieme di ciuffi di nubi di idrogeno ionizzato che, partendo dall’angolo in basso a sinistra si estendono per tutta l’immagine. In alto e a destra, la nebulosa tende a diradarsi lasciando intravedere lo sfondo scuro – ma punteggiato di stelle – dello spazio. Sulla sinistra sono evidenti numerosi strati di gas dai colori sgargianti, inframezzati da chiazze torbide di polveri; sempre nella stessa area spicca un ammasso di stelle piccole e blu.

La nuova immagine unisce dati raccolti in due differenti campagne di osservazione, denominate ‘Scilla’ e ‘Ulisse’. La prima è stata ideata per analizzare le proprietà delle particelle di polvere che, situate nei vuoti tra le stelle, costituiscono le aree scure; in particolare, questa attività di ricerca si è focalizzata sulle interazioni tra la polvere interstellare e la luce degli astri in diversi contesti. La seconda, invece, riguarda la caratterizzazione delle stelle.

Inoltre, sono presenti i dati di un ulteriore programma di osservazione che sta studiando la formazione stellare in condizioni simili a quelle dell’antico Universo e catalogando gli astri di cui è gremita la Tarantola per future attività scientifiche del telescopio Webb.

Questa nebulosa è una vera star: oltre a essere stata più volte nell’obiettivo di Hubble, è stata già osservata anche dal telescopio Webb ed è stata ritratta pure dall’osservatorio a raggi X Chandra della Nasa, dal radiotelescopio Alma e dal telescopio Vlt dell’Eso.

In alto: la nebulosa Tarantola vista da Hubble (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, C. Murray, E. Sabbi; Acknowledgment: Y. -H. Chu) – La foto in dimensioni originali a questo link