L’attività fotografica di Hubble continua, anche in safe-mode. Il guasto a un giroscopio, che dal 5 ottobre impedisce al telescopio di mantenersi orientato con precisione verso un determinato punto, non ha compromesso la sua capacità di catturare immagini spettacolari.
L’ultimo scatto di Hubble è l’ammasso globulare NGC 1898. Scoperto dall’astronomo britannico Herschel, l’oggetto più volte è stato fotografato dal telescopio nel corso della sua lunga carriera.
Ottenuto grazie all’Advanced Camera for Surveys (ACS) e alla Wide Field Camera 3 (WFC3), l’immagine dello scorso 19 ottobre mostra un nuovo ritratto di NGC 1898 che si trova al centro della Grande Nube di Magellano, una galassia nana che ospita una popolazione estremamente ricca di ammassi stellari.
Le osservazione dell’ammasso globulare NGC 1898 lo rendono una sorta di laboratorio live perché aiuteranno gli scienziati a determinare se le proprietà degli ammassi globulari sono simili a quelle che si trovano nella Via Lattea o se hanno caratteristiche diverse, vista la diversa provenienza dell’ambiente cosmico.
L’opera di osservazione dell’universo iniziata con Hubble nel 1990 dovrebbe proseguire almeno fino all’arrivo in orbita del grande James Webb Space Telescope, una collaborazione tra Nasa, Esa e Agenzia Spaziale Canadese il cui lancio, più volte rimandato, è atteso per marzo 2021.