Contiene centinaia di miliardi di stelle, di regioni ‘effervescenti’ dove sbocciano nuovi astri e di nubi imponenti composte da polveri e gas: il luogo dove risiedono tutti questi oggetti celesti è la Via Lattea, oggi protagonista di una nuova mappatura che si presenta come la più ampia e completa sino a questo momento.
La mappatura, focalizzata particolarmente sul piano galattico della Via Lattea, è stata presentata in un nuovo studio di The Astrophysical Journal-Supplement Series (articolo: “The Dark Energy Camera Plane Survey 2 (DECaPS2): More Sky, Less Bias, and Better Uncertainties”). Il lavoro si è basato sui dati raccolti dalla fotocamera DeCam, installata sul telescopio Victor M. Blanco; il telescopio, situato in Cile, fa parte delle strutture di ricerca che fanno capo all’ente americano NoirLab (National Optical-InfraRed Astronomy Research Laboratory).
DECaPS2 (Dark Energy Camera Plane Survey) è il nome di questo ampio censimento, realizzato in due anni di lavoro e reso disponibile alla comunità scientifica e al grande pubblico tramite questo sito. Le osservazioni condotte con la DeCam hanno prodotto oltre 10 terabyte di dati tratti da 21.400 singole immagini; in tutto, gli oggetti celesti catalogati sono circa 3,32 miliardi.
Il lavoro degli astronomi è stato alquanto complesso: la profusione di stelle e polveri, che il pubblico ammira in tante suggestive immagini, fa sì che il piano galattico sia una realtà difficile da osservare. Infatti, ad esempio, le polveri assorbono la luminosità degli astri e oscurano quelli più deboli, mentre la luce delle nebulose diffuse interferisce con le misurazioni della brillantezza dei singoli oggetti celesti.
Il team della mappatura non si è fatto scoraggiare e, grazie soprattutto alle osservazioni nell’infrarosso, ha scavato a fondo nel piano galattico per raggiungere una migliore comprensione delle dinamiche della Via Lattea. I ricercatori, inoltre, hanno utilizzato un nuovo approccio nel processamento dei dati per mitigare gli effetti delle nebulose e dei campi stellari sovraffollati.
La DeCam, utilizzata con successo per questo nuovo censimento, era stata originariamente costruita per svolgere la mappatura Dark Energy Survey: si tratta di una campagna di ricerca (svolta dal 2013 al 2019), centrata sull’elusiva energia oscura e sulla sua connessione con l’espansione dell’Universo.
In alto: un’immagine della Via Lattea tratta dalla mappatura DECaPS2 – Crediti: DECaPS2/Doe/Fnal/DeCam/Ctio/NoirLab/Nsf/Aura – Processamento immagine: M. Zamani e D. de Martin (Nsf’s NoirLab) – L’immagine nelle dimensioni originali a questo link.