Le festività di fine anno sono alle porte e anche Hubble si è lasciato ‘contagiare’ dall’atmosfera gioiosa di questo periodo, realizzando uno scatto scintillante: il soggetto della foto è Ngc 2660, un ammasso aperto situato nella costellazione delle Vele a oltre 8mila anni luce di distanza dalla Terra.
Gli ammassi aperti (open cluster) sono oggetti celesti costituiti da stelle – il cui numero può oscillare da alcune decine a poche centinaia – tenute insieme da una debole forza gravitazionale. Tali astri si sono formati nella stessa regione di gas e polveri e condividono numerose caratteristiche, come l’età e la composizione chimica; secondo gli studiosi, inoltre, queste stelle potrebbero disperdersi – entro pochi milioni di anni – nelle galassie a spirale o in quelle irregolari in cui sono nati.
A differenza degli ammassi globulari – i loro ‘cugini più densi e antichi – gli open cluster sono piuttosto giovani, da un punto di vista astronomico, e sono realtà facili da studiare: gli astronomi, infatti, riescono agevolmente a distinguere le singole stelle.
Ngc 2660, che ha ‘solo’ poco più di un miliardo di anni sulle spalle, è stato scoperto dall’astronomo inglese John Herschel nel 1834 ed è noto anche con i nomi in codice di Melotte 92 o C 0840-469.
Hubble ha osservato Ngc 2660 nell’ambito di un programma dedicato allo studio delle età delle nane bianche che ‘risiedono’ negli ammassi aperti. Nell’immagine, infine, si scorgono numerosi picchi di diffrazione che ‘abbracciano’ svariate stelle: questo fenomeno si verifica quando il loro bagliore si riflette sul supporto dello specchio secondario di Hubble. L’oggetto rosso sulla sinistra, che contribuisce al ‘mood festivo’ della foto, è in realtà un intruso: si tratta di una stella, situata in primo piano, che non fa parte di Ngc 2660.
In alto: l’ammasso aperto Ngc 2660 (Crediti: Nasa, Esa e T. von Hippel -Embry-Riddle Aeronautical University; processing: Gladys Kober – Nasa/Catholic University of America) – A questo link la foto nelle dimensioni originali