Mentre si attende il liftoff della prima missione di Artemis in programma il 14 novembre, la Nasa continua a lavorare sull’evoluzione della Space Launch System. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia americana a partire dalla missione Artemis 4 verrà utilizzata una nuova configurazione dell’Sls che includerà un secondo stadio denominato Exploration Upper Stage (Eus) che sostituirà l’Interim Cryogenic Propulsion Stage. L’Eus avrà a disposizione serbatoi di carburanti più capienti, quattro motori Rl10 oltre a un nuovo adattatore che consentirà di inviare in orbita payload più pensanti con la navetta Orion. 

Nello specifico Eus porterà il 40 percento in più di carico utile  per ridurre i lanci necessari e garantirà una maggiore sicurezza per l’equipaggio. I tecnici del Michoud Assembly Facility della Nasa hanno già consegnato il simulatore di interstadio allo Stennis Space Center in Mississippi: qui verrà sottoposto a una serie di test nei prossimi mesi che verranno utilizzati per la qualifica di volo. La produzione dell’Exploration Upper Stage è affidata a Boeing. 

Il programma Artems ha l’obiettivo di riportare astronauti sulla Luna entro la fine di questo decennio. Lo Space Launch System e il Lunar Gateway, l’avamposto in orbita cislunare realizzato da una collaborazione con diversi paesi tra cui l’Italia, saranno utilizzati per le missioni di esplorazione dello spazio profondo. 

Immagine in apertura: rappresentazione dell’Exploration Upper Stage sul launch pad.  Credit: Nasa