Si avvicina il giorno dei saluti: il lander della Nasa InSight sta per andare in pensione. Un momento atteso e più volte rimandato negli ultimi mesi, ma questa volta il team della Nasa ha annunciato la fine della missione entro qualche settimana.
La quantità di polvere trasportata dal vento marziano e depositata sui pannelli solari del lander infatti non permette più di generare l’energia necessaria al funzionamento degli strumenti scientifici. Già da tempo il team di missione aveva preso provvedimenti per continuare il più a lungo possibile con l’energia rimasta. E i risultati si sono visti, con una serie di insperati risultati – l’ultimo proprio pochi giorni fa, quando un doppio studio pubblicato su Science ha utilizzato i dati di InSight per descrivere l’impatto di un meteorite marziano rilevato grazie a un sisma registrato dal lander.
Fornito dal Cnes francese, il sismometro di InSight ha rilevato più di 1.300 marsquakes da quando il lander ha toccato superficie di Marte, nel novembre 2018. Grazie ai dati di InSight è stato anche possibile osservare come le onde sismiche cambiano attraversando il pianeta, offrendo così uno sguardo senza precedenti sugli strati più interni di Marte. Così come una migliore comprensione dei meccanismi di formazione di tutti i mondi rocciosi, incluso il nostro.
«Finalmente riusciamo a vedere Marte come un pianeta a strati, con spessori e composizioni diverse – ha commentato Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della Nasa – Grazie a InSight stiamo iniziando a scoprire i dettagli: Marte non è più solo un enigma, ma un pianeta vivo e pulsante».
Adesso, annuncia la Nasa, l’ultimo e più importante passo sarà archiviare questo patrimonio di dati, in modo da renderlo accessibile ai ricercatori di tutto il mondo. E continuare a fare scienza grazie all’eredità lasciata da InSight.