È una tempesta di polvere dalle dimensioni continentali quella che potrebbe decretare la fine della missione InSight, lander Nasa che dalla superficie marziana indaga il sottosuolo del pianeta rosso. Osservata lo scorso 21 settembre per la prima volta dal Mars Reconnaissance Orbiter, la tempesta sta vorticando nell’emisfero meridionale di Marte con una potenza tale da far aumentare del 40% lo spessore della foschia polverosa attorno a InSight, nonostante il robot si trovi a 3500 km di distanza dal vortice.
La polvere accumulata sui pannelli solari costituisce ora una grande minaccia per InSight, fungendo come una coperta che filtra la luce solare. Il livello di potenza del robot è così diminuito costantemente, scendendo da 425 a soli 275 wattora disponibili per un giorno marziano. Un calo di energia che permetterebbe a InSight di funzionare ancora solo per alcune settimane. Il team Nasa ha quindi deciso di spegnere per 14 giorni il sismografo con cui Insight misura i terremoti marziani, sperando così di riuscire a superare questa fase critica. Intanto il Mars Reconnaissance Orbiter, sonda che da 17 anni raccoglie dati preziosi sulla formazione delle tempeste marziane, getta una luce in questa nube polverosa: le sue mappe satellitari giornaliere mostrano, infatti, che la grande tempesta ha raggiunto il suo picco ed è entrata nella sua fase di decadimento. Una piccola speranza per il team Nasa di portare la missione già estesa di Insight fino al suo nuovo termine, previsto tra fine ottobre 2022 e gennaio 2023.Immagine in evidenza: Il lander marziano InSight della Nasa ha scattato questo selfie finale il 24 aprile 2022, il 1.211° giorno marziano, o sol, della missione. I pannelli solari del lander si sono ricoperti di polvere da quando il lander è atterrato su Marte nel novembre 2018, il che ha portato a un graduale declino del suo livello di potenza. Crediti: Nasa/Jpl Caltech