La Luna ci aspetta. E non solo con Artemis, ma anche con la missione Chang’e della Cina, la missione Luna della Russia, Danuri della Corea del Sud, Chandrayaan dell’India, non mancano gli Emirati Arabi con il rover Rasheed e il Giappone con Slim.

Almeno 20 missioni mirano ad atterrare sulla Luna entro il 2026, una vera e propria Lunar Economy che ha quindi necessità di regolamento e pianificazione.

L’Office of Technology, Policy and Strategy (Otps) della Nasa ha pubblicato uno studio di 77 pagine con considerazioni tecniche e politiche riguardo la selezione di nuovi siti di atterraggio lunare nella sua Analisi della politica di atterraggio e operazioni lunari che prevede anche la protezione del valore storico e scientifico dei siti raggiunti dai programmi Surveyor e Apollo negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo.

Lo studio ha esaminato in particolare sette attività: gli atterraggi (e l’impatto del gas di scarico in fase di allunaggio), le operazioni di superficie, i percorsi sulla superficie, le interferenze delle radiofrequenze, le aree con caratteristiche speciali e le attività impreviste.

«A causa di questa imminente proliferazione di attori e attività in corrispondenza o vicino al polo sud lunare, e a causa della potenziale vicinanza delle operazioni, la Nasa e altri operatori dovranno affrontare sfide mai affrontate prima – hanno scritto gli autori dello studio – Non esistono linee guida specifiche o requisiti legali a parte l’impegno generale negli Accordi di Artemis di ‘preservare il patrimonio spaziale’».

Mentre le strategie sulla ‘protezione del patrimonio’ si applicherebbero solo dopo la cessazione delle operazioni, per le missioni in corso sono previste delle ‘zone di sicurezza’ come strumenti politici atti a proteggere tali attività dall’interferenza di altre missioni nelle aree vicine.

La percezione di abuso, dunque, potrebbe essere dietro l’angolo. Al fine di limitarla, lo studio sostiene anche la trasparenza prima e durante l’attuazione di qualsiasi nuova politica e lo sviluppo di questi criteri attraverso sforzi diplomatici condivisi. «Suggeriamo una strategia di pubbliche relazioni e impegno multilaterale per articolare misure politiche con lo scopo di prevenire reazioni negative e sostenere il nostro impegno come un esempio da seguire piuttosto che come una minaccia per la comunità spaziale» si legge nell’analisi Otps.

 

Immagine di apertura: Rilievo topografico del Polo Sud lunare e aree di interesse – Crediti: Cross-Artemis Site Selection Analysis team