Il 31 ottobre di ogni anno la comunità scientifica globale festeggia il Dark Matter Day. Ma cos’è la materia oscura?
Indagando l’Ammasso della Chioma nel 1933 l’astronomo Fritz Zwicky scoprì che la materia visibile da sola non spiega le interazioni gravitazionali.
La massa di tutto l’Universo è, infatti, composta per circa l’85% da una forma arcana di materia che non emette né assorbe luce. Tra le diverse particelle candidate come mattoni della materia oscura vi sono le Wimp che interagiscono debolmente con la materia ordinaria.
Per questo è molto difficile rilevare la loro presenza, sfida abbracciata da ricerche scientifiche operative nel sottosuolo terrestre o nello spazio.

Cercare le tracce della materia oscura è il compito del satellite Fermi Lat o sulla Iss degli esperimenti Calet e Ams 02, tutti col contributo di Asi.
Asi ha un ruolo anche in Euclid di Esa missione che verrà lanciata nel 2023 per mappare in 3D su un terzo del cosmo la distribuzione della materia oscura.