Non si ferma l’attività Nasa per sostenere la concorrenza tra industrie private per lo sviluppo di un lander lunare integrato con lo Human Landing System (HLS) per il volo con equipaggio entro e non oltre il 2028.
Annunciato con un comunicato stampa e avviso pubblico lo scorso 16 settembre, l’agenzia ha fissato al 15 novembre pv la scadenza per la presentazione delle proposte, che prevede un premio da assegnare entro il prossimo maggio 2023.
La competizione tra industrie prevede che la compagnia selezionata provveda alla realizzazione di un lander che supporterebbe le missioni successive ad Artemis 3; nella cronologia delle missioni Artemis, il primo atterraggio con equipaggio della campagna Artemis sarà effettuato da SpaceX non prima del 2025.
Sarà compito della società vincitrice effettuare un primo atterraggio senza equipaggio seguito da un secondo arrivo sulla Luna con umani, non prima alla fine degli anni ’20. Per questo è richiesta la compatibilità con il lander Starship in fase di sviluppo da parte di SpaceX.
La gara per l’assegnazione del contratto si riferisce alla missione Polar Sortie Mission: obiettivo è portare due astronauti sulla superficie lunare per una permanenza fino a 6,25 giorni.
Nel secondo viaggio da prevedere, la Nasa richiede le specifiche per portare quattro moonwalk sulla Luna per una permanenza di 33 giorni.
Poco più di un mese sulla Luna presuppone che siano state attrezzate risorse nel sito di atterraggio, come un habitat in cui gli astronauti rimarrebbero durante la missione. Questo implica che anche solo uno degli astronauti dovrebbe effettuare viaggi di andata e ritorno dal lander all’habitat.
Le aziende possono anche mostrare come i loro lander potrebbero supportare missioni di breve durata in regioni diverse dal polo sud della luna, nonché essere utilizzati per il trasporto di merci.
Lo Human Landing System è stato oggetto di competizione tra aziende, così come richiesto dal Congresso americano alla Nasa, ma anche di contenziosi. Blue Origin e Dynetics hanno protestato contro l’aggiudicazione all’Ufficio per la responsabilità del governo, che tre mesi dopo ha respinto le proteste.
Blue Origin ha quindi intentato una causa presso il tribunale federale, che si è pronunciato contro la società, consentendo alla NASA di procedere con SpaceX.
«Ho promesso la concorrenza, quindi eccola qui.», ha detto l’amministratore della NASA Bill Nelson all’annuncio del progetto.
In apertura: rappresentazione di un secondo lander lunare Artemis con equipaggio che prevede di assegnare un premio il prossimo maggio. Credito: NASA