I dati combinati dell’osservatorio spaziale Chandra e del telescopio Hubble sono stati utilizzati per ricostruire l’esplosione di una supernova, denominata Snr 0519-69.0 e composta dai detriti di un’esplosione di una stella nana bianca. Dopo aver raggiunto una massa critica, fondendosi con un’altra nana bianca, la stella ha subito un’esplosione termonucleare ed è stata distrutta. Gli scienziati usano questo genere di supernova, chiamato tipo Ia, per un’ampia gamma di studi scientifici dedicati alla misurazione delle distanze delle galassie in miliardi di anni luce.

Snr 0519 si trova nella Grande Nube di Magellano, a 160.000 anni luce dalla Terra. L’immagine composita mostra i dati a raggi X di Chandra e quelli ottici di Hubble. I raggi X di Snr 0519 con energie basse, medie e alte sono evidenziati rispettivamente in verde, blu e viola. I dati ottici mostrano il perimetro dell’esplosione in rosso e le stelle in bianco.

Gli astronomi hanno combinato i dati con quelli del telescopio spaziale Spitzer, in ‘pensione’ dal 30 gennaio 2020, per determinare quanto l’età di Snr 0519-69.0 e per avere maggiori dettagli sull’ambiente circostante. Questi dati offrono agli scienziati la possibilità di recuperare i momenti salienti dell’evoluzione stellare. I ricercatori hanno confrontato le immagini di Hubble del 2010, 2011 e 2020 per misurare le velocità del materiale nell’onda d’urto generato dalla supernova.

Gli astronomi hanno intenzione di utilizzare altre osservazioni di Hubble per determinare con maggiore precisione quando è avvenuta l’esplosione.

Crediti immagine: X-ray: Nasa/Cxc/Gsfc/B. J. Williams et al. – optical: Nasa/Esa/StScI