È la supernova più vicina alla Terra tra quelle individuate negli ultimi 10 anni ed è entrata in scena lo scorso 21 maggio letteralmente esplodendo.
L’esplosione in supernova è l’atto conclusivo con cui una stella massiccia muore, un evento raro che in questi giorni è però osservabile nel cielo notturno anche con un piccolo telescopio, se il cielo è sufficientemente buio.

La nuova supernova è, infatti, relativamente molto vicino alla Terra, apparsa nella Galassia Girandola, conosciuta anche come Messier 101 o M101. Questa è una galassia a spirale situata ai confini della costellazione dell’Orsa Maggiore, distante da noi circa 21 milioni di anni luce.
La luce abbagliante dell’esplosione stellare, apparsa come un puntino splendente fuori posto in uno dei 6 bracci della spirale, ha quindi viaggiato nello spazio per 21 milioni di anni prima di raggiungere il nostro pianeta la scorsa settimana.

La stella madre da cui la supernova ha avuto origine è ritenuta essere molte volte più grande e più massiccia del nostro sole, tanto da occupare fino all’orbita di Marte se fosse al centro del nostro sistema solare.

L’esplosione in supernova avviene dopo un lungo processo finale per una stella: una volta che tutto l’idrogeno viene fuso in elio nella profondità del suo nucleo, una stella simile al Sole si trasforma in una gigante rossa. Per bilanciare l’incessante schiacciamento della gravità della stella ora più massiccia, il nucleo inizia a produrre elementi via via più pesanti finendo così a creare il ferro. La sua produzione, tuttavia, ha un caro costo energetico per la stella che, così, perde energia piuttosto che accumularla.
La produzione di elementi pesanti diventa dunque insostenibile e il nucleo non è più in grado di contrastare l’immenso peso della stella, che inevitabilmente collassa innescando l’esplosione di supernova.

Questo cataclisma è lo spettacolo di luci che gli astronomi stanno ora monitorando in M101, in attesa di notare eventuali fluttuazioni di luminosità prima che si spenga definitivamente.

 

Immagine in evidenza e animazione composita sopra: immagini della Galassia Girandola realizzate dall’astrofotografo Steven Bellavia. L’animazione confronta un’immagine scattata il 21 aprile e un’altra ripresa il 21 maggio, in cui è chiaramente visibile la comparsa della supernova. Crediti immagine: Steven Bellavia