Astronauti privati sulla Stazione Spaziale internazionale ma solo se accompagnati da un ex astronauta Nasa. E non solo.

Questo è il fulcro dell’opportunità contrattuale  rilasciata dall’ente spaziale americano il 1° agosto scorso per le società che hanno interesse a portare sulla Iss turisti-astronauti nei prossimi anni.

Si tratta di un consolidamento delle linee guide già adottate dall’agenzia statunitense per i viaggi di soggetti privati, come quello della missione Axiom-1 della società Axiom Space, che ha portato 4 persone sulla Iss lo scorso aprile. A capo della crew, il comandante ed ex astronauta Nasa Michael López-Alegría.

Le nuove norme, questa volta scritte nero su bianco, impongono e confermano, anche alla luce delle recenti esperienze, che la guida dell’equipaggio sarà sempre affidata a un ex astronauta Nasa. Inoltre, il piano di regole dell’agenzia statunitense, per le opportunità di volo per la missione di astronauti privati ​​(Pam) definisce i seguenti requisiti: rispetto del codice di condotta dell’equipaggio della Iss, invio di documentazione adeguata per i carichi utili e per il veicolo di trasporto Pam per il volo autonomo, chiarimenti per i requisiti medici, gli orari e i vincoli delle giornate di lavoro degli astronauti privati.

Insomma, un vero e proprio vademecum per le società che vorranno fare utili portando quest’altra tipologia di astronauti sulla ‘casa cosmica’. Le precedenti esperienze hanno fatto emergere la necessità di regole, orari e limiti di utilizzo della struttura orbitante nella quale si entra, da oggi, solo a patto del rispetto delle nuove norme contrattuali.

Tra le altre richieste, anche quella di presentare piani di ricerca all’Iss National Laboratory con almeno 12 mesi di anticipo per esaminarli e certificare i carichi utili. La Nasa ha quindi ritenuto necessario puntualizzare alcune essenziali condizioni per poter continuare la collaborazione con i privati che investono in questo settore.

Tra le raccomandazioni,  anche quella della condivisione di un piano di comunicazione specifico per la missione. Nel documento dell’agenzia spaziale americana non è stato trascurato proprio nulla. Sono state identificate anche le fasce orarie obbligatorie per i lavori sulla Stazione. «Il nostro tempo sulla ISS è stato straordinariamente impegnativo. Avevamo una sequenza temporale che sembrava proprio una di quelle della Nasa, con 25 esperimenti e 30 eventi di sensibilizzazione che hanno richiesto “ben più di 100 ore” di tempo dell’equipaggio.», ha detto López-Alegría durante la conferenza.

In termini contrattuali, le nuove regole prevedono che l’arrivo nell’ambiente spaziale includa un periodo di adattamento per ogni individuo; pertanto, la Nasa richiede tempo aggiuntivo per abituarsi alla microgravità e  per le attività di trasferimento prima dell’esecuzione dei principali impegni che comporta una missione.

La missione del comandante López-Alegria non sarà la sola programmata prima di queste nuove regole: la prossima Pam (già approvata) sarà guidata dall’ ex astronauta della Nasa Peggy Whitson.

In apertura: il comandante dell’Ax-1 Michael López-Alegría (terzo da sinistra) ha detto che la sua missione di astronauta privato è stata “intensa” a causa dei suoi impegni, portando a cambiamenti nei requisiti della Nasa per un maggiore tempo di adattamento. Credito: Axiom Space