Anche la Cina si prepara a una missione dedicata alla deviazione di corpi celesti vicini alla Terra.
Il bersaglio sarà 2020 PN1, un asteroide scoperto nel 2020 e che ha un diametro stimato di circa 40 metri. È classificato tra i near earth object o Neo, corpi che passano a una distanza minima dalla Terra di 45 milioni di chilometri e per questo considerati potenzialmente pericolosi.
La Cina ha annunciato che la missione potrà realizzarsi nel 2026, prevedendo la deviazione dell’orbita di 2020 PN1 tramite impatto da parte di una sonda e un satellite che ne osservi la dinamica. I ricercatori stanno studiando impattatori cinetici d’avanguardia. Tra questi il “Deviatore di Asteroidi Avanzato” che dovrebbe raccogliere campioni di roccia dall’oggetto prima che l’impatto ne cambi la traiettoria.
La metodologia proposta dalla Cina è molto simile alle applicazioni utilizzate da Nasa ed Esa con la missione Dart che ha come obiettivo l’asteroide Dimorphos, luna del sistema binario Didymos. Questo sarà più vicino alla Terra il prossimo ottobre, quando la sonda Dart di Nasa si scaglierà contro Dimorphos mentre il nanosatellite LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana si occuperà di documentare l’impatto.
La missione cinese fa parte di un nuovo programma di difesa planetaria annunciato ad aprile dalla China National Space Administration (Cnsa) che include un sistema di allerta precoce e un software per simulare le operazioni contro gli oggetti vicini alla Terra.