Dall’analisi di oltre 500 stelle emerge l’evidenza di un passato burrascoso per la galassia di Andromeda, che anticamente ha vissuto una collisione con una sua vicina. Questa ipotesi è stata formulata in uno studio coordinato dalla Carnegie Institution e appena presentato al 240° meeting dell’American Astronomical Society (titolo dello studio: “Andromeda as a Steppingstone to the Local Volume: Chemodynamics of Extragalactic Tidal Shells”).
Andromeda, galassia a spirale che dista oltre 2 milioni di anni luce dalla Terra, fa parte del Gruppo Locale, ‘famiglia’ di galassie che comprende anche la Via Lattea.
Il gruppo di lavoro ha dunque scandagliato a fondo le composizioni e i movimenti di ben 556 giganti rosse situate in una struttura di Andromeda che, chiamata Northeast Shelf, forma una sorta di sporgenza affilata nel denso materiale della galassia. Al termine dell’analisi gli studiosi hanno concluso che la struttura in questione è un guscio mareale composto prevalentemente da detriti derivanti da una collisione.
L’indagine dimostra anche che la Northeast Shelf fa parte di un sistema articolato comprendente le piattaforme occidentali e sud orientali della galassia e che il materiale in queste regioni è coerente con quello del Giant Stellar Stream di Andromeda. Secondo gli astronomi, tutte queste peculiarità deriverebbero dalla stessa fonte.
I risultati ottenuti, quindi, sarebbero in linea con i modelli informatici che prevedevano che il Giant Stellar Stream fosse il primo strato di materiale derivante da una collisione e che la Northeast Shelf fosse il secondo.
Le galassie, infatti, crescono inglobando materiale dagli oggetti vicini – altre galassie oppure ammassi globulari – spesso come conseguenza di qualche evento traumatico; tracce di questi eventi si ritrovano appunto sotto forma di particolari strutture allungate o a forma di arco. L’esito dello studio conferma le previsioni riguardanti il passato burrascoso di Andromeda e aggiunge un nuovo tassello agli studi riguardanti i fenomeni che plasmano l’evoluzione delle galassie.
In alto: la galassia di Andromeda (crediti: Nasa/Msfc/Meteoroid Environment Office/Bill Cook).