Come una chiocciola adagiata sulla neve. Così appare il Vesuvio, uno dei vulcani più pericolosi del Mondo, nella recente immagine scattata dall’Operational Land Imager, lo strumento di telerilevamento a bordo del satellite Landsat-8 di Nasa.

Definito nel 2011 da un articolo di Nature come la ‘bomba a orologeria d’Europa‘, il vulcano campano sembra in questo scatto avvitarsi scavando un proprio spazio vitale tra le nuvole.

Nell’immagine rilasciata dallo Earth Observatory di Nasa, spicca la caldera sommitale del Vesuvio, ossia la grande depressione a forma di scodella che si forma quando un vulcano erutta e collassa.
Un occhio che scruta attraverso l’unico buco ricavato dal vulcano nel bianco totale del cielo. Un contrasto e una proporzione che rendono l’immagine inquietante quanto la fotografia di un film di Hitchcock.

Più in alto, a nord del vulcano, è visibile anche la sezione circolare di una grande cresta montuosa che rappresenta il residuo del Monte Somma, un antico vulcano che un tempo si trovava nello stesso punto del Vesuvio, divorato poi dal crescere del suo successore.
Il Vesuvio è uno stratovulcano ossia di forma conica costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata e cenere accumulata da precedenti eruzioni. La più famosa è quella che ha distrutto e preservato contemporaneamente la città romana di Pompei, così come la vicina Ercolano, nel 79 d.C.

Secondo l’Osservatorio Nasa, in base all’analisi geologica degli strati di lava che lo circondano, in totale il vulcano campano ha avuto otto grandi eruzioni negli ultimi 17.000 anni. Ancora classificato come un vulcano attivo, qualsiasi eruzione futura avrebbe il potenziale di distruggere Napoli, città con più di 3 milioni di persone situata a 12 chilometri a nord-ovest del vulcano.

 

Cediti immagine: NASA Earth Observatory – Joshua Stevens