Lavoro di squadra per due telescopi spaziali particolarmente amati dal grande pubblico: il ‘novellino’ Webb e il ‘veterano’ Hubble hanno unito le loro forze per realizzare uno spettacolare ritratto della galassia M74, nota anche come ‘Galassia Fantasma’.
Questa entità, che si trova nella costellazione dei Pesci a una distanza di circa 32 milioni di anni luce, è orientata perpendicolarmente alla Terra e presenta dei bracci a spirale ben definiti: queste due caratteristiche la rendono un ‘laboratorio’ ideale per studiare le origini e le strutture delle galassie a spirale. M74 appartiene, infatti, a un sottoinsieme di questa famiglia denominato ‘grand design spiral’ proprio per il suo aspetto ben definito rispetto ad altre galassie a spirale dal look più caotico.
Lo sguardo acuto del Webb, che ha debuttato come fotografo lo scorso 12 luglio, è riuscito a cogliere in dettaglio i delicati filamenti di gas e polveri – che caratterizzano i bracci di M74 e si snodano dal ‘cuore’ della galassia verso l’esterno – e lo scintillante cluster stellare situato al centro del ‘Fantasma’. In particolare, è stato lo strumento Miri (Mid-InfraRed Instrument) a svelare i dettagli di M74; queste osservazioni sono state svolte nell’ambito di uno studio più ampio sulle prime fasi di formazione stellare nell’Universo locale, gestito dalla collaborazione internazionale Phangs. Le galassie oggetto dell’indagine sono state scrutate anche da Hubble e da telescopi di terra come Alma.
Nello specifico, Hubble ha fornito un importante contributo nell’analisi di ulteriori particolari di M74: infatti, le sue capacità nel visibile e nell’ultravioletto hanno integrato efficacemente gli skill del Webb e hanno svelato aree di formazione stellare molto brillanti, definite regioni HII.
L’immagine dimostra come il lavoro in team sia fondamentale anche per i telescopi spaziali: la sinergia tra differenti ‘occhi’ elettronici permette di raggiungere risultati migliori rispetto all’utilizzo di un singolo telescopio, anche se potente come il Webb.
In alto: il ‘Fantasma’ visto da Webb e Hubble (Crediti: Esa/Webb, Nasa e Csa, J. Lee e Phangs-Jwst Team; Esa/Hubble e Nasa, R. Chandar – ringraziamenti: J. Schmidt)