LIGO E VIRGO/L’osservazione denominata GW170814 è la quarta rivelazione di onde gravitazionali e il primo segnale di onda registrato dal rivelatore Virgo

Fulvia Croci28 settembre 2017

Il segnale di un’onda gravitazionale è stato captato  lo scorso 14 agosto con una precisione mai registrata finora. Autori della scoperta, i due rivelatori  di Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), che si trovano negli Stati Uniti, a Livingston, Louisiana, e Hanford, nello Stato di Washington, e Virgo, dello European Gravitational Observatory (EGO) di Cascina, Pisa fondato da Infn e Cnres francese.

L’osservazione denominata GW170814 è la quarta rivelazione di onde gravitazionali: increspature del tessuto dello spaziotempo emesse durante i momenti finali della fusione di due buchi neri. L’evento è particolarmente importante perché rappresenta il primo segnale di onda registrato dal rivelatore Virgo che ha da poco effettuato un’aggiornamento della sua configurazione  in Advanced Virgo: uno  strumento di seconda generazione per la ricerca di onde gravitazionali, costruito e gestito dalla collaborazione Virgo.

Secondo i dati raccolti dai tre rivelatori, i due buchi neri avrebbero masse rispettivamente di circa 31 e 25 volte quella del Sole e sarebbero distanti circa 1,8 miliardi di anni luce da noi. Il buco nero massiccio prodotta dall fusione dei primi due, gh auna massa pari a 53 volte quella de Sole: durante la coalescenza circa tre masse solari sono state convertite in energia sotto forma di onde gravitazionali.

Il presidente dell’Asi Roberto Battiston si è congratulato con il team di Ligo e Virgo da Adelaide, dove si sta tenendo la 68esima edizione dell’International Astronautical Congress. «È stato meraviglioso vedere un primo segnale di onde gravitazionali nel nostro nuovo rivelatore, dopo solo due settimane dall’inizio della presa dati», commenta Jo van den Brand di Nikhef e Vu University Amsterdam, coordinatore della collaborazione di Virgo. «Questa è una grande ricompensa dopo tutto il lavoro svolto negli ultimi sei anni per la realizzazione del progetto Advanced Virgo, che ha consentito di potenziare il nostro rivelatore».