Madrina d’eccezione per il terzo volo con equipaggio di Blue Origin.

Il razzo New Shepard lanciato sabato 11 dicembre dal Texas ha visto a bordo la figlia del primo americano che volò nello spazio: l’astronauta Nasa Alan Shepard a cui il razzo suborbitale della compagnia di Jeff Bezos deve il nome.

Laura Shepard Churchley aveva 14 anni quando il 5 maggio del 1961 suo padre divenne il secondo uomo nello spazio. Alan Shepard effettuò un volo suborbitale di 15 minuti solo pochi mesi dopo lo storico volo intorno alla Terra di Jurij Gagarin.

60 anni più tardi, la figlia maggiore di Shepard è stata invitata come ospite da Blue Origin per condividere la stessa emozione del padre, diventando così a 74 anni la prima figlia di un astronauta a lasciare il pianeta.

Il volo è durato circa 11 minuti raggiungendo i 106 chilometri di altezza. Un viaggio che ha portato Laura Shepard Churchley a vivere l’ebrezza della microgravità per circa 3 minuti insieme ad altri 5 turisti spaziali. Questa, infatti, è stata la prima volta in cui Blue Origin ha segnato il tutto esaurito, contando due membri in più rispetto agli equipaggi precedenti: quello del volo inaugurale con a bordo il fondatore Jeff Bezos e quello di ottobre con l’attore William Shatner di Star Trek.

In questo terzo equipaggio anche Michael Strahan, ex stella del football americano e ora presentatore televisivo, che è stato pagato da Blue Origin per prendere parte alla missione. Con i suoi 196 cm, Strahan ha stabilito il record come la persona più alta a volare nello spazio.

Solo quattro paganti, dunque, su sei turisti spaziali totali per il terzo equipaggio di Blue Origin; team che si è soprannominato “The Original Six”: un tributo ai primi 7 piloti spaziali selezionati dalla NASA nel 1959, chiamati “The Original Seven”, tra cui sedeva anche il padre di Laura, Alan Shepard.

 

Crediti immagine: Blue Origin