Documentare da vicino lo scontro tra una sonda e un asteroide. Questo è il compito affidato a LiciaCube, nanosatellite al 100% Made in Italy protagonista di una missione interplanetaria gestita da un team completamente italiano. Cubesat creato nei laboratori torinesi di Argotec, il progetto LiciaCube è coordinato dall’Agenzia Spaziale Italiana ed è stato selezionato dalla Nasa per essere integrato alla missione Dart: il primo test in assoluto di variazione dell’orbita di un asteroide tramite l’impatto di una sonda.
Il bersaglio di Dart è Dimorphos, piccolo asteroide che orbita attorno a Didymos, corpo maggiore di questo sistema doppio di asteroidi a 11 milioni di chilometri dalla Terra. Con un lancio previsto il 24 novembre, Dart e LiciaCube giungeranno a destinazione nell’autunno del 2022. Un viaggio interplanetario di circa dieci mesi che il Cubesat di Asi affronterà in seno alla sonda Nasa grazie alle sue piccole dimensioni.
A bordo di LiciaCube si trovano Luke e Leia, le due camere che dovranno immortalare l’impatto di Dart. La principale, Leia, scatterà immagini in bianco e nero ad alta risoluzione, con un campo di osservazione molto dettagliato, entrando in azione già 120 secondi prima della collisione. LiciaCube transiterà con una velocità di circa 6 chilometri al secondo, e nel punto di massima prossimità sarà a soli 55 chilometri da Dimorphos. Riuscire a documentare l’eventuale cratere sulla superficie di Dimorphos e la plume, ossia il getto di detriti generato dalla collisione, fornirà informazioni utili a comprendere successivamente se l’orbita dell’asteroide sia stata effettivamente modificata.
Le immagini di LiciaCube saranno, inoltre, fondamentali per determinare la morfologia di Dimorphos, altro elemento necessario per poi capire se la missione di Dart sia stata di successo. Le prime immagini che arriveranno sulla Terra saranno quelle realizzate dalla camera Leia quando LiciaCube sarà più vicina a Dimorphos, le più promettenti per documentare l’impatto cosmico.
Risorsa indispensabile al raggiungimento del successo è sicuramente la stretta collaborazione tra le due agenzie, Nasa e Asi, oltre al contributo operativo che università ed enti di ricerca nazionali hanno fornito nella realizzazione della missione di LiciaCube . Non resta dunque che attendere il lancio delle due missioni per poi seguire Dart e LiciaCube nel loro lungo viaggio interplanetario, prima di poter ammirare l’immagine made in Italy del primo impatto cosmico realizzato dall’Uomo su un asteroide.
LiciaCube è una missione interplanetaria italiana gestita da ASI con il contributo operativo di esperti appartenenti ad Argotec, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Parthenope e CNR-IFAC. Il team scientifico della missione è coordinato da INAF.
Tutti i dettagli della missione LiciaCube possono essere consultati sul sito www.asi.it