New Shepard, il sistema missilistico della Blue Origin, così chiamato in onore del primo americano nello spazio Alan B. Shepard, ha compiuto con successo la sua 17esima missione di andata e ritorno nello spazio suborbitale.

Alcuni dettagli forniti dalla stessa Blue Origin informano che la capsula dell’equipaggio ha raggiunto un apogeo di 104,8 km sopra il livello del suolo (AGL) / e 105,9 km sopra il livello medio del mare (MSL);  il booster ha raggiunto un apogeo compreso tra i 104,7 km e i 105,8 km; il tempo di missione è stato di 10 minuti e 15 secondi  con una velocità massima di salita  di 3592 km/h.

Giunto al suo ottavo volo consecutivo, il sistema missilistico della società di Jeff Bezos, che lo scorso 20 luglio ha effettuato con successo il primo volo con equipaggio, aveva diversi carichi utili a bordo, tra cui alcuni del programma Flight Opportunities della NASA.

La dimostrazione del sensore Deorbit, Descent e Landing (DDL) nell’ambito di una partnership con la NASA Tipping Point, montata sull’esterno del booster di New Shepard, ha testato per la seconda volta la tecnologia progettata per ottenere un atterraggio di alta precisione per le future missioni lunari.

Secondo volo anche per il carico utile OSCAR Trash-to-Gas, che ha valutato un sistema che aiuta a trasformare campioni di rifiuti in gas utili; il terzo volo dell’esperimento “Biological Imaging in Support of Suborbital Science” dell’Università della Florida, che ha ulteriormente testato la calibrazione della raccolta di dati per esperimenti biologici.

Infine una nota di arte e cultura con il Suborbital Trittico, opera d’arte dell’artista ghanese Amoako Boafo, dipinta su tre pannelli esterni della capsula dell’equipaggio.

 

Credito fotografico: Uplift Aerospace

Per l’immagine in apertura New Shepard atterra sulla piattaforma nel  Texas occidentale ieri 26 agosto 2021. Crediti Blu Origin