Andromeda, per la sua prossimità e somiglianza con la nostra galassia, la Via Lattea, è da sempre al centro di ricerche per comprendere i processi fisici che avvengono al suo interno. Un recente studio, frutto della collaborazione scientifica tra la Sapienza Università di Roma e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ha permesso di ottenere con il Sardinia Radio Telescope (SRT) un’immagine della galassia di Andromeda completamente nuova, a 6.6 GHz, una frequenza mai sondata prima d’ora.

I risultati della ricerca, realizzata con la partecipazione anche di numerosi enti e università internazionali, come la University of British Columbia, l’Instituto de Radioastronomia y Astrofisica-Unam in Messico, l’Instituto de Astrofisica de Canarias, l’Infrared Processing Analysis Center-Ipac in California, sono stati pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

Prima di questa indagine, nessuna mappa che catturasse una regione così ampia del cielo intorno alla Galassia di Andromeda era mai stata realizzata nelle frequenze della banda delle microonde tra un GHz e 22 GHz. In questo intervallo l’emissione della galassia è molto debole, il che rende difficile vederne la struttura. Tuttavia, è solo in questa gamma di frequenze che sono visibili particolari caratteristiche, quindi avere una mappa fi questo tipo è fondamentale per capire quali processi fisici stiano accadendo all’interno di Andromeda.Andromeda a varie lunghezze d’onda. La nuova immagine a 6.6 GHz ottenuta con Srt va a colmare la lacuna nelle microonde. Crediti: Radio: Wsrt/R. Braun; Microwave: Srt/S.Fatigoni et al.; Infrared: Nasa/Spitzer/K. Gordon; Visible: Robert Gendler; Ultraviolet: Nasa/Galex; X-ray: Esa/Xmm/W. Pietsch

Essenziale per questo risultato è stato l’utilizzo del Sardinia Radio Telescope a piatto unico di 64 metri, completamente orientabile e in grado di operare ad alte frequenze radio. Sono state necessarie 66 ore di osservazione e analisi dei dati coerenti per mappare la galassia con un’elevata sensibilità.

L’ottima risoluzione angolare del telescopio ha permesso di definire una mappa dettagliata del “disco della galassia”, regione in cui sono nate nuove stelle, e di stimare il tasso di formazione stellare all’interno di Andromeda

«Combinando questa nuova immagine con quelle precedentemente acquisite, abbiamo compiuto significativi passi avanti nel chiarire la natura delle emissioni a microonde di Andromeda, permettendoci di distinguere i processi fisici che si verificano in diverse regioni della galassia», ha affermato Elia Battistelli, professore nel dipartimento di fisica della Sapienza e coordinatore dello studio.

 

In apertura, immagine radio della galassia di Andromeda a 6,6 GHz (riquadro), catturata utilizzando il Sardinia Radio Telescope in Italia. (Crediti: S. Fatigoni et al. – 2021)

Nel corpo del testo, immagine di Andromeda a varie lunghezze d’onda (Crediti: Radio, Wsrt/R. Braun; Microwave: Srt/S.Fatigoni et al. – infrarosso: Nasa/Spitzer/K. Gordon – visibile: Robert Gendler; ultravioletto: Nasa/Galex; X-ray: Esa/Xmm/W. Pietsch).