Mentre su Marte la missione di successo di Ingenuity continua a registrare risultati eccellenti, sulla Terra gli ingegneri NASA iniziano ad immaginare lo sviluppo dei prossimi elicotteri marziani. Dopo lo storico primo volo e l’aver completato la serie di 5 voli previsti nei 30 giorni di missione, il Mars Helicopter della NASA lo scorso 21 giugno ha completato la sua ottava performance su Marte: 160 metri di volo atterrando a 133,5 metri di distanza dal rover Perseverance, il lander che ha portato il piccolo velivolo sul Pianeta Rosso.

Un successo che ha dirette conseguenze sulla Terra: al Jet Propulsion Laboratory (JPL), dove Perseverance e Ingenuity sono stati realizzati, e all’Ames Research Center si stanno esaminando le idee per i futuri elicotteri che potrebbero essere utilizzati nelle prossime missioni interplanetarie.

«Nel futuro ci saranno sempre più missioni che coinvolgono sistemi volanti, — ha commentato Alessandro Buscicchio, Ingegnerie al JPL —Nei prossimi 20 o 30 anni, la massa e il volume di questi elicotteri crescerà, avendo così più spazio per collocare strumentazione a scopi scientifici.»

L’idea su cui si stanno confrontando gli ingegneri della NASA è il Mars Science Helicopter, un elicottero a sei rotori con una massa di circa 30 chilogrammi, quasi 17 volte più di Ingenuity. L’esacottero sarebbe in grado di trasportare fino a cinque chilogrammi di carico, quindi strumentazione utile a fini scientifici, e volare fino a 10 chilometri per ogni performance, 75 volte l’ultima distanza percorsa da Ingenuity.

A differenza del dimostratore di volo, i cui dati sono ora utilizzati dagli ingegneri per supportare la prima pianificazione del Mars Science Helicopter, il futuro velivolo permetterà, dunque, la realizzazione di missioni scientifiche oltre a potersi spingere a lungo raggio.

Nel libro bianco presentato al Planetary Science and Astrobiology Decadal Survey 2023-2032, sondaggio con il quale si analizzano idee per i progetti futuri delle missioni spaziali, gli scienziati hanno identificato diverse potenziali applicazioni per il Mars Science Helicopter, anche per sviluppare attività scientifiche in regioni di alto interesse ma finora inesplorate, tra cui la Mawrth Vallis, per futuri prelevamenti di campioni e nuovi potenziali studi sulla geologia e sulla atmosfera marziana, ma pur sempre senza rischio di contaminazione per il velivolo.

«Se puoi bloccare un rover, non puoi farlo con un elicottero in volo. Si dovranno sviluppare procedure di atterraggio in sicurezza in caso di anomalie. L’elettronica avrà più sensori per una diagnostica in real time durante il volo. Mi aspetto che Nasa investirà molto su una diagnostica più complessa e performante nei veicoli volanti futuro» conclude Alessandro Buscicchio.

 

Immagini in evidenza: NASA JPL/NASA Ames/AeroVironment