«Questa settimana ho fatto un sacco di controlli di salute, preparandomi a mettermi al lavoro. Ho spuntato molti compiti dalla mia lista, compresi i test strumentali, l’imaging e il movimento del mio braccio robotico. Mi sto riscaldando per una maratona di scienza». A ‘parlare’ è Perseverance, che attraverso il suo canale Twitter annuncia l’imminente inizio della sua esplorazione di Marte.
Rigorosamente in prima persona, come è ormai costume per i robottini a stelle e strisce, il rover Nasa di ultima generazione in questi giorni ha dato diversi aggiornamenti ai suoi followers, a partire dallo spettacolare touchdown sul suolo marziano lo scorso 18 febbraio.
Dopo la sequenza acrobatica di manovre di discesa svolte in modo del tutto automatico dalla sonda durante gli ormai famosi quanto temuti 7 minuti di terrore, la conferma dell’ammartaggio è stata coronata dalla prima, emozionante immagine inviata da Perseverance. Molte altre foto, e di qualità migliore, sono state diffuse nei giorni successivi, andando a comporre un nuovo archivio fotografico marziano destinato ad arricchirsi sempre più nei prossimi mesi. Per non parlare dei video del tochdown: diffusi dalla Nasa a partire dal giorno successivo, queste riprese sono quanto di più dettagliato sia mai stato registrato durante un landing marziano.
Mentre Ingenuity, il primo elicottero marziano parte della suite di strumenti di Perseverance, si prepara al volo, il rover ha diffuso i primi suoni da Marte registrati dal suo microfono di bordo. E intanto il web si scatenava per decifrare il messaggio cifrato che la Nasa aveva nascosto nel paracadute del rover – dare mighty things scritto in codice binario. ‘Osate cose potenti’.
Un motto che senz’altro si adatta bene a Perseverance, il quinto e più ambizioso rover statunitense ad aver raggiunto il pianeta rosso. E che, dicevamo, è ormai pronto a iniziare la sua traversata marziana: il team del Jpl della Nasa ha controllato metodicamente dalle basi di terra i sette strumenti scientifici di Perseverance e i suoi vari sottosistemi. L’ultimo a entrare in funzione è stato il sensore del vento, parte della cosiddetta Mars Environmental Dynamics Analyzer (Meda). In pratica si tratta di una vera e propria stazione meteorologica, che monitorerà la temperatura dell’aria, l’umidità, le radiazioni, la polvere e il vento nel sito di atterraggio di Perseverance, il cratere Jezero. Qui un tempo era ospitato un antico lago marziano, e gli scienziati pensano ci siano buone possibilità di trovare tracce di vita antiche o presenti.
Ma allora, quando inizierà la traversata marziana di Perseverance? La Nasa lo annuncerà durante un evento live in programma domani 5 marzo alle 21:30 italiane. Ma possiamo comunque aspettarci continui aggiornamenti ‘firmati’ dal rover in tempo (quasi) reale.