Il decimo prototipo della navicella Starship di SpaceX prende vita. Quando in Italia era da poco passata la mezzanotte del 24 febbraio, SN10 ha eseguito il suo primo test di fuoco statico, accendendo per alcuni secondi i suoi tre motori. Il test, avvenuto nella base di lancio di Boca Chica nel Texas meridionale, inaugura ufficialmente le prove generali per il prossimo hop, il test ad alta quota della navicella riutilizzabile che un giorno dovrebbe portare uomini e donne sulla Luna e su Marte. «Buone possibilità di volare questa settimana», ha scritto su Twitter Elon Musk poco prima del test statico. Sembra però che l’accensione della navicella abbia evidenziato qualche anomalia: il numero uno di SpaceX ha scritto sempre su Twitter che uno dei motori è sospetto, e che l’azienda sta provvedendo alla sostituzione. Il che presumibilmente ritarderà di qualche giorno il volo ad alta quota, appuntamento comunque atteso a breve.

Quello di SN10 sarà il terzo lancio a raggiungere circa 10 chilometri di altezza dopo i voli di SN8 e SN9, entrambi andati bene in tutte le fasi salvo finire in due clamorose esplosioni al momento dell’atterraggio. Il rientro in sicurezza del veicolo è una tappa fondamentale del percorso di sviluppo di Starship, che SpaceX vede come il mezzo che renderà economicamente sostenibile la colonizzazione umana di Marte.

Il sistema di lancio, completamente riutilizzabile, sarà composto dal razzo Super Heavy, alimentato da 30 motori, e dalla navetta Starship, che nella sua versione finale avrà 6 motori. Sufficienti per far giungere un equipaggio dalla superficie del pianeta rosso.