A spazzare via i dinosauri dal nostro pianeta è stato davvero un asteroide. Da tempo ormai gli scienziati concordano sul fatto che l’evento noto come estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene sia stato causato da un asteroide di oltre 10 chilometri di diametro. Ma ora un team di ricerca ha trovato le prove: la polvere di asteroide nel cratere terrestre di impatto.
Secondo gli autori del nuovo studio, pubblicato oggi su Science Advances, questa scoperta chiude definitivamente il caso dell’estinzione dei dinosauri. Eliminando del tutto la (già debole) ipotesi alternativa delle eruzioni vulcaniche.
Partiamo dai fatti noti. Circa 66 milioni di anni fa i dinosauri sparivano per sempre dal pianeta Terra, e con loro circa il 75% di tutte le specie terrestri. Le tracce dell’asteroide che causò questa estinzione di massa si trovano in quella che attualmente è la penisola dello Yucatan, nel Golfo del Messico. Qui, nei primi anni ’90, gli scienziati hanno identificato il cratere di Chicxulub, che aveva tutte le caratteristiche per essere proprio il cratere da impatto provocato dal killer dei dinosauri. Studi successivi hanno dimostrato che in realtà la causa dell’estinzione non è stata l’asteroide in sé, ma il drammatico cambiamento climatico che ne è seguito. L’impatto ha infatti sollevato enormi quantità di polvere, zolfo e anidride carbonica, che concentrandosi in atmosfera hanno impedito il passaggio della luce solare. Causando il freddo e soprattutto il buio che ha danneggiato irrimediabilmente i fotosintetizzatori delle piante, alla base dei principali ecosistemi e della sopravvivenza di molte specie, tra cui i dinosauri.
Nel 2016, l’International Ocean Discovery Program ha organizzato una missione di raccolta in corrispondenza del cratere di Chicxulub, prelevando diversi campioni di roccia dal cratere sepolto nel fondo del mare nel Golfo del Messico. Il nuovo studio è l’ultimo risultato ottenuto dall’analisi di quei preziosi indizi rocciosi per ricostruire l’estinzione del Cretaceo-Paleocene. Gli scienziati, guidati dall’Università Vrije di Bruxelles, hanno trovato tracce di polvere di asteroide intrappolata nella roccia. La ‘pistola fumante’ è l’elemento iridio, molto raro nella crosta terrestre ma presente in grandi quantità in alcuni tipi di asteroidi. Anche l’età secondo gli scienziati corrisponde: le analisi geochimiche restituiscono un quadro compatibile con il drammatico evento risalente a circa 66 milioni di anni fa.
«Siamo a un livello di coincidenza geologica che non accade senza causalità – commenta Sean Gulick dell’Università del Texas, co-autore dello studio – e questo elimina qualunque dubbio: l’anomalia di iridio nello strato geologico è legata al cratere Chicxulub».
La polvere scovata da Gulick e colleghi al momento è tutto ciò che rimane del gigante asteroide che ha innescato la reazione a catena responsabile della morte dei dinosauri. Non resta che attendere il prossimo indizio per mettere insieme gli altri pezzi del puzzle.