Ha un ‘cuore’ luminoso circondato da scintillanti spirali azzurre: così si è presentata, all’obiettivo di Hubble, Ngc 1792, una galassia dalla doppia natura che si trova nella costellazione della Colomba.

Ngc 1792, scoperta nel 1826 dall’astronomo scozzese James Dunlop, ha il tipico look a spirale ma anche le caratteristiche di una galassia starburst, ovvero un’entità piuttosto effervescente in cui i processi di formazione stellare sono molto intensi. I segni di quest’attività così scoppiettante sono chiaramente visibili nelle aree blu, gremite di stelle giovani e calde, mentre le loro compagne più anziane risiedono nel centro della galassia, permeato di luce arancione.

Nelle galassie di tipo starburst, che hanno una vasta riserva di gas, il tasso di formazione stellare può raggiungere una velocità superiore anche di 10 volte rispetto a quello della Via Lattea; inoltre, tali galassie vivono eventi traumatici, come fusioni e interazioni gravitazionali. La provvista di gas di queste ‘fucine’ cosmiche non è però eterna: essa non si consuma tanto per la nascita di nuovi astri, quanto per fenomeni estremi come le esplosioni di supernove e l’emissione di venti stellari. In ambedue i casi, infatti, il gas viene ‘caricato’ di energia e finisce con il disperdersi, ponendo un freno all’origine di nuove stelle.

Gli studiosi sono attivamente impegnati ad approfondire queste complesse interazioni, che influenzano la genesi degli astri e l’evoluzione delle galassie.