Nuovo selfie marziano per il rover Curiosity della Nasa. Questa volta a incorniciare il profilo del robottino a stelle e strisce c’è un panorama inedito: una località con un nome e un cognome, Mary Anning. Questo angolo di pianeta rosso è stato ribattezzato così in onore dell’omonima paleontologa inglese, che nel XIX secolo ha fatto importanti scoperte sui fossili marini. Ricerche che però sono state ignorate per generazioni, salvo poi essere riscoperte e valorizzate nel ‘900 come pietre miliari per la comprensione della vita preistorica sulla Terra. Nulla di più adatto per Curiosity, i cui dati hanno permesso agli scienziati di confermare che in passato il pianeta rosso era adatto a ospitare la vita.
Atterrato su Marte il 5 agosto 2012, Curiosity in 8 anni ha percorso oltre 23 chilometri, resistendo alle temibili tempeste di sabbia marziane e raccogliendo diversi campioni di rocce. Tre di questi appartengono proprio alla località di Mary Anning, che secondo gli scienziati è ricca di argilla e potrebbe rivelare importanti indizi sul passato di Marte e sulla presenza di antiche molecole organiche.
Il selfie di Curiosity, scattato lo scorso 25 ottobre e diffuso ieri dalla Nasa, è in realtà formato da 59 immagini sovrapposte. Nei prossimi mesi l’infaticabile rover continuerà a raccogliere preziosi tasselli della storia di Marte, in attesa di essere raggiunto dal robottino di ultima generazione Perseverance, che dovrebbe atterrare sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021.