Nell’Universo primordiale le galassie massicce erano molto più mature di quanto si pensasse finora. A dimostrarlo è stato un team internazionale di astronomi, di cui fanno parte anche i ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), attraverso le osservazioni del telescopio Alma dell’Eso, in Cile.
Le galassie hanno cominciato a formarsi molto presto nella storia dell’Universo. Per studiare la loro infanzia, e comprendere come si siano formate quelle simili alla Via Lattea, è necessario puntare lo ‘sguardo’ dei telescopi molto in là. La nuova ricerca, parte del progetto Alpine, il più grande studio di galassie distanti nell’Universo neonato, ha osservato 118 galassie formatesi in un periodo compreso tra 1 e 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang. In quest’epoca le galassie neonate hanno subito una rapida fase di crescita, la maggior parte della loro massa stellare si è formata con la polvere cosmica e altri elementi pesanti.
I dati di Alma, combinati con le osservazioni di altri telescopi da terra e dallo spazio, hanno rilevato la quantità di polveri ed elementi pesanti presenti al loro interno – un dato che determina la loro maturità -, e hanno permesso al team di tracciare i moti del gas emesso dalle regioni in cui si stanno formando le stelle.
I risultati di questa analisi hanno prodotto dati sorprendenti. Le galassie osservate si sono rivelate molto ricche non solo di gas freddo, che alimenta la formazione stellare, ma anche di polvere, che si pensa sia il prodotto delle stelle giunte alla fine della loro vita. Quindi, nonostante la loro giovane età, queste galassie hanno apparentemente visto la formazione e la morte di una prima generazione di stelle.
L’indagine ha rivelato, inoltre, che questi ammassi stellari mostrano una sorprendente varietà di forme: alcune hanno strutture a spirale regolari, simili a quelle della nostra Via Lattea, mentre altre sono state avvistate in fase di fusione. Solitamente, gli astronomi si aspettano che le galassie nell’Universo primordiale abbiano strutture disordinate poiché spesso collidono tra di loro.
In ultimo, le osservazioni hanno mostrato che alcune galassie sembrano emettere del gas che formerebbe misteriosi aloni attorno ad esse. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, sollevano una serie di nuovi interrogativi sulla nostra conoscenza delle galassie nelle prime fasi evolutive dell’Universo.